La Fratellanza Musulmana in Occidente: secondo Lorenzo Vidino

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Lorenzo Vidino fratelli musulmani

Intervista con l’esperto della George Washington University autore di “Islamisti d’Occidente. Storie di fratelli musulmani in Europa e in America”

Parlare di Islam e delle molteplici organizzazioni che vi ruotano attorno è sempre complesso. Alcune sono unicamente impegnate in un prezioso lavoro umanitario, altre sono più politiche, altre ancora sono entrambe le cose, da una parte soddisfano i bisogni dei più deboli, dall’altra indottrinano secondo la loro idea di Islam ci spiega Lorenzo Vidino  direttore del programma sull’estremismo alla George Washington University e autore del libro Islamisti d’Occidente. Storie di fratelli musulmani in Europa e in America. Bocconi editore.

Il mondo musulmano è pieno di sfaccettature che sfuggono spesso agli occidentali. Nello stesso mondo musulmano non c’è un’idea unica di Islam e lo stesso Corano, il libro sacro che contiene le rivelazioni fatte da Allah a  Maometto, non è interpretato ovunque allo stesso modo. L’ho imparato nei tanti viaggi fatti tra Medio Oriente, Africa  e Asia, parlando e vivendo con  amici musulmani. Ho toccato con mano l’Islam più integralista nell’Afghanistan dei talebani che costringevano le donne in casa senza possibilità di studiare e lavorare, obbligandole a girare coperte dalla testa ai piedi con il burqa lungo le strade polverose di un paese che era  tra i più poveri della Terra. Ma basta andare in Arabia Saudita per vedere l’altra faccia dell’integralismo, quello  dei petroldollari fatto di grattacieli e auto di lusso, ma con la sharia come legge dello stato, la dura legge islamica che è stato di diritto. I sauditi si considerano i custodi  dei luoghi sacri islamici, e seguono il wahabismo,  il movimento religioso dalla visione più rigida di tutti che prevede una società con la segregazione dei sessi e le donne dipendenti in ogni scelta dai maschi della famiglia che possono decidere il loro destino. 

Diverso è il clima in Tunisia, con un codice di famiglia rivoluzionario che concede molte più libertà alla donna rispetto i paesi vicini e una legge che punisce la violenza domestica e le molestie. E’ il frutto delle primavere arabe che in alcuni casi hanno portato maggiori libertà, ma in altri casi  hanno portato al potere organizzazioni più strutturate e più fondamentaliste, come i Fratelli Musulmani che, con la loro visione radicale, erano saliti al potere in Egitto per poi essere destituiti dai militari di Al Sisi.

Chi sono i Fratelli Musulmani? Qual è il loro piano? Qual è il loro modo di agire, ma soprattutto quanto sono presenti e operano in Occidente, tra Europa e Stati Uniti? Sono domande che ho rivolto al prof. Lorenzo Vidino. In alto trovate il video del nostro incontro nel quale Vidino parla non solo del ruolo cruciale che i Fratelli Musulmani hanno avuto nei paesi arabi come movimento islamista più antico e influente al mondo dalla loro fondazione in Egitto nel 1928, ma anche della loro struttura in Occidente dove sbarcano negli anni 60. Nel libro ci sono le storie di una dozzina di ex membri del movimento che aiutano a capire i meccanismi di un’organizzazione che punta a diventare sempre più  interlocutrice di governi, ma che rimane un’entità misteriosa, alla quale si accede solo per cooptazione e che per taluni è l’anticamera verso gruppi estremisti.

lavocedinewyork

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