IRAN, A SINISTRA SOLO CONFUSIONE E IMBARAZZO
Di Souad Sbai
Confusione e imbarazzo dominano la campagna elettorale della sinistra anche sulla questione delle donne iraniane. In nome della libertà d’espressione, le “militanti” del giornale “Articolo21” hanno certamente il diritto di arrabattarsi nel tentativo di tenere accesa una polemica “vacua e superficiale” nei miei confronti, riconosciuta come tale anche da chi la polemica l’ha impropriamente innescata, vale a dire l’antropologa del PD, Tiziana Ciavardini. E sempre in nome della libertà d’espressione, per restare sulla breccia si ha pure il diritto di dissimulare pelose vicinanze con i familiari di #MashaAmini al momento del funerale della 22enne rimasta vittima della repressione del regime perché non indossava “correttamente” il velo obbligatorio.
D’altro canto, sarebbe meglio evitare strumentalizzazioni insostenibili che causano solo un’ulteriore perdita di credibilità in chi le promuove, inventando l’esistenza di tweet modificati quando lo sanno tutti che i tweet non si possono modificare… mentre i metodi sono sempre gli stessi: demonizzazione di chi − legittimamente − la pensa in maniera diversa, dogmatismo ideologico e un pizzico della solita disonestà intellettuale.
Altrimenti, nella loro levata di scudi in segno di “solidarietà a Tiziana Ciavardini”, le “militanti” di “Articolo21” non avrebbero deliberatamente ignorato la mia critica alla “propensione” storica della sinistra italiana per il regime iraniano e neppure la spiegazione del motivo per il quale ho voluto mettere in relazione Orban con “Kamenei”, perché – ribadisco – “l’insistenza ossessiva riservata al primo ministro ungherese… serve solo a colmare con una disperata propaganda la mancanza d’idee e argomentazioni che contraddistingue la sinistra anche in questa campagna elettorale”.
Ben venga la “condanna per violenza repressione proteste” da parte di Laura Boldrini, ma il comunicato stampa ha tutta l’aria di essere un modo per “recuperare” e uscire da una situazione d’imbarazzo. Per l’ennesima volta, l’Iran e le donne iraniane fanno scoppiare le contraddizioni interne alla sinistra italiana.
