Con lo slogan “United by Emotion”, dopo un anno di ritardo per via del covid, si sono aperti ufficialmente con una cerimonia i Giochi olimpici di Tokyo 2020. Allo stadio Nazionale non c’è il pubblico ma saranno miliardi le persone in tutto il mondo che si sintonizzeranno per assistere. Presenti poche centinaia di funzionari e dignitari, tra cui l’imperatore giapponese Naruhito, il presidente francese Emmanuel Macron e la first lady statunitense Jill Biden. Le Olimpiadi hanno dovuto far fronte a una forte opposizione in Giappone per i timori che il raduno globale di oltre 11.000 atleti potrebbe dar via un nuovo aumento dei contagi da Covid-19. Tuttavia sono state molte le persone curiose che si sono avvicinate allo stadio, separato da un rigido cordone di sicurezza, per dimostrare il loro entusiasmo nelle ore precedenti alla cerimonia. Grida di protesta all’esterno dello stadio, una contestazione che si è potuta udire all’interno dell’impianto, chiuso al pubblico per l’emergenza sanitaria.
Ha preso il via alle 20 in punto, ora locale, la cerimonia di apertura. Musica ad aprire l’evento, ma anche un video delle emozioni dei Giochi è stato trasmesso sui maxi schermi dello stadio Nazionale, con un’atleta giapponese di spalle con la maglia numero 21 e i tanti sportivi che si sono allenati durante il lockdown. I Giochi per via della pandemia di coronavirus sono stati infatti posticipati di un anno. Con il conto alla rovescia si è aperto quindi lo spettacolo dei fuochi d’artificio. Dopo il video introduttivo sono apparsi nello stadio di Tokyo gli atleti delle varie discipline in una sorta di allenamento virtuale.
La Grecia ha aperto la sfilata delle delegazioni come di consueto, seguita dal Team dei Rifugiati. L’Italia ha invece sfilato alle 20,49 con i due portabandiera Jessica Rossi ed Elia Viviani a guidare il numeroso gruppo azzurro. 18esima dopo Israele e prima dell’Iraq, quella italiana è stata una fra le delegazioni più festanti.
Nel corso della cerimonia è stato anche consegnato l’alloro olimpico al premio Nobel per la pace Muhammad Yunus. Yunus, creatore del microcredito, è stato insignito del riconoscimento per “il suo vasto lavoro nello sport per lo sviluppo”. L’annuncio con la motivazione della premiazione era stato dato dal Comitato Olimpico Internazionale nei giorni scorsi.