Libano: altra brutta notizia per il Paese dei Cedri in bancarotta. L’Onu, dopo sei mesi in cui ha inviato combustibile agli ospedali pubblici e privati e ad aziende idriche, ha annunciato di aver smesso. E’ stata “una delle maggiori operazioni di fornitura di servizi di carburante al mondo”, ma ormai “abbiamo consegnato l’ultima goccia di carburante”, ha fatto sapere umanitaria la coordinatrice Najat Rochdi.
Per la precisione da settembre a fine marzo il Programma alimentare mondiale (Wfp), il Fondo dell’Onu per l’infanzia (Unicef) e l’Ufficio di coordinamento umanitario dell’Onu (Ocha) hanno fornito 10,4 milioni di litri di carburante rispettivamente a 350 e 272 strutture idriche e sanitarie in tutto Libano.
L’iniziativa era stata lanciata nell’agosto dell’anno scorso, per “tentare di alleviare le sofferenze delle persone causate dalla carenza di carburante e dalle interruzioni di elettricità”, ha spiegato Rochdi. E’ successo eccezionalmente proprio perché il Paese versa in una situazione terribile. Sono stati spesi circa 8 milioni e mezzo di dollari provenienti dall’estero. Ora però, ha detto la rappresentante Onu “Faccio appello al governo libanese perché trovi una soluzione sostenibile a questo problema … le persone più vulnerabili hanno bisogno di una qualche forma di assistenza e protezione.”