Il Pentcho, una storia di oggi. – La storia del Pentcho, il battello sul quale trovarono posto uomini, donne e bambini in fuga dal nazismo, diventa un libro di Antonio Salvati. Pubblicato da Castelvecchi.
Prefazione di Paolo Rumiz – Il drammatico viaggio di acqua della vecchia carretta fluviale Pentcho, portato in luce e valorizzato da un giovane studioso calabrese, Enrico Tromba, e rivisitato in forma romanzata al suo esordio letterario da un magistrato napoletano che la Calabria invece l’ha scelta per viverci, Antonio Salvati, è di una strepitosa attualità per le sue impressionanti somiglianze con quanto accade oggi non solo nel Mediterraneo con la tragedia dei migranti, ma anche in parallelo via terra, lungo la penosissima rotta dei Balcani: dove io posso dire, senza paura di essere smentito, che l’Europa ha perso l’onore.
È fatale che, leggendo l’epopea dei suoi protagonisti, chiamati dall’autore su un’immaginaria ribalta a raccontare uno alla volta quel che hanno visto e provato, saltino agli occhi dei parallelismi con l’oggi, legati a luoghi, a nomi. A parole che cambiano di significato. A paure antiche ma che si vogliono sempre più attuali.
Tutto questo è il Pentcho.