Burkina Faso: dopo giorni di attacchi jihadisti 18 morti e proteste in tutto il Paese – Il Paese dell’Africa occidentale è attraversato, da almeno 7 anni, da continua instabilità dovuta allo sconfinamento di terroristi del Jihad dal Mali. Ieri uccisi sei civili, venerdì dieci poliziotti, giovedì un soldato e un civile, tutti nel nord.
Sono giorni che il Burkina Faso è insanguinato da scontri e attacchi improvvisi attribuiti a sospetti jihadisti. Almeno diciotto persone sono state uccise finora nel nord del Paese: lo riferiscono fonti locali e militari. A sottolineare il clima di insicurezza e instabilità che si respira a Ouagadougou e nelle altre città del Paese, diverse centinaia di persone sono scese in strada nelle ultime ore per protestare contro l’ondata di attacchi jihadisti che lo ha travolto.
“Un attacco terroristico è costato la vita a sei civili ad Alga”, ha dichiarato una fonte della sicurezza interna. “I terroristi, giunti in gran numero, hanno attaccato il vicino villaggio di Boulounga e il sito di estrazione dell’oro di Alga”, ha aggiunto un residente, confermando lo stesso bilancio.
Venerdì scorso, invece, era stata segnalata la morte di dieci poliziotti, uccisi in un attacco sferrato nella notte da sospetti jihadisti nel nord del Paese, vicino al confine con il Niger. “Un avamposto periferico della gendarmeria a Seytenga, nella provincia di Séno, è stato preso di mira dai terroristi ieri notte”, aveva detto una fonte, comunicando un bilancio provvisorio delle vittime.
Il giorno precedente, ancora, è stata la volta di un soldato e un civile, uccisi anch’essi da uomini armati non identificati. L’attacco, sempre nel nord del Paese, contro una miniera d’oro, come ha detto una fonte della sicurezza in condizioni di anonimato. L’attacco è avvenuto prima dell’alba alla miniera di Karma, vicino a Ouahigouya, con “diversi uomini armati, probabilmente terroristi” che hanno sferrato un raid contro la base di sicurezza dell’impianto, ha aggiunto la stessa fonte. Nel blitz sono state ferite anche cinque persone, due in modo grave. Un minatore ha detto che l’attacco è durato quasi un’ora e i dipendenti sono stati evacuati.
Il Paese del Sahel lotta da quasi sette anni contro i jihadisti provenienti dal confinante Mali e che hanno causato la morte di oltre duemila persone, sfollandone circa 1,8 milioni con attacchi concentrati soprattutto nella parte settentrionale e orientale della nazione, colpendone l’economia e specialmente l’industria mineraria.