Iran: La polizia iraniana spara gas lacrimogeni mentre scoppiano le proteste al funerale della donna arrestata dalla “polizia morale”

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Iran: La polizia iraniana spara gas lacrimogeni mentre scoppiano le proteste al funerale della donna arrestata dalla “polizia morale”

Sabato la polizia iraniana ha sparato gas lacrimogeni per disperdere una manifestazione di protesta nell’ovest del Paese dopo la cerimonia funebre di una giovane donna morta durante la custodia della polizia a Teheran.

Secondo il rapporto Fars, dopo i funerali di Mahsa Amini  nella città di Saqez, a circa 460 chilometri  ad ovest della capitale Teheran, alcuni manifestanti si sono radunati davanti al palazzo del governatore, cantando slogan.

I video pubblicati sui social media sabato hanno mostrato come i manifestanti a Saqez hanno cantato slogan anti-governativi.
La morte di Amini ha innescato una protesta contro la polizia della moralità anche da parte di celebrità e personaggi di spicco sui social media. La magistratura iraniana ha avviato un’indagine sulla sua morte.
In Iran il velo è obbligatorio per le donne da dopo la rivoluzione islamica del 1979 e i membri della polizia morale applicano il rigido codice di abbigliamento. La forza è stata criticata negli ultimi anni per il trattamento riservato alle persone, in particolare alle giovani donne e i video caricati sui social media hanno mostrato agenti che costringono le donne a salire sui veicoli della polizia.
Dal 2017, dopo che dozzine di donne si sono pubblicamente tolte il velo in un’ondata di proteste, le autorità hanno adottato misure più severe.
Tuttavia, il partito politico riformista Etemad Melli ha esortato il parlamento iraniano ad annullare la legge sull’hijab obbligatorio e ha suggerito al presidente Ebrahim Raisi di eliminare la polizia morale.

Il regista iraniano premio Oscar Asghar Farhadi, che raramente reagisce pubblicamente agli eventi in Iran, ha espresso dolore e ha definito la morte di Amini in custodia un “crimine”.
Gli intransigenti iraniani hanno chiesto una dura punizione e persino frustate delle donne che disobbediscono alla legge sull’hijab, sostenendo che consentire alle donne di mostrare i propri capelli porta al decadimento morale e alla disintegrazione delle famiglie. La magistratura negli ultimi anni ha esortato le persone ad informare sulle donne che non indossano l’hijab.

Tratto da Arabnews

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