Fondazione Mohammed VI per la Protezione Ambientale Marrakech – Sua Altezza Reale la Principessa Lalla Hasnaa, Presidente della Fondazione Mohammed VI per la Protezione Ambientale, ha presieduto lunedì 3 ottobre scorso a Marrakech il Consiglio di Amministrazione di della Fondazione, nel corso del quale la Principessa ha evidenziato i principali successi della Fondazione.
Il 2021 è stato segnato dalla nomina di SAR la Principessa Lalla Hasnaa a madrina dell’alleanza che porta il Decade of Ocean Sciences delle Nazioni Unite al servizio dello Sviluppo Sostenibile, una rete di eminenti partner provenienti da tutto il mondo, impegnati nell’azione a favore dell’oceano.
Nel suo ruolo di membro fondatore dell’Alleanza per il Decennio dell’Oceano, la Fondazione svolge un ruolo attivo nell’animazione, come in occasione del Blue Talk organizzato in collaborazione con l’Ambasciata del Portogallo in Marocco, o il 2° dialogo delle Fondazioni che ha riunito leader mondiali di oltre trenta fondazioni filantropiche.
Un altro asse fondamentale dell’azione della Fondazione riguarda il programma Air Climate, dove la Fondazione ha istituito con i suoi partner una task force per decarbonizzare l’economia marocchina. Lo strumento di valutazione dei gas serra sviluppato dalla Fondazione è attualmente in fase di aggiornamento e potenziamento, in particolare per tenere conto del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere dell’Unione europea. Questo strumento fungerà da base per la misurazione delle emissioni, primo passo essenziale per gli attori economici in una transizione low carbon divenuta essenziale di fronte all’emergenza climatica, e consentirà inoltre di implementare le modalità tecniche di cui all’articolo 6 dell’Accordo di Parigi, che sosterrà il Marocco nei suoi impegni volontari per ridurre le emissioni di gas serra.
SAR la Principessa ha sottolineato il fatto che i due anni della pandemia non hanno influenzato lo spiegamento dei programmi di azione. La Fondazione, che da tempo fa affidamento sulle nuove tecnologie dell’informazione, è stata in grado di impegnarsi rapidamente fin dall’inizio del Covid-19 per far avanzare i suoi programmi.
I programmi emblematici della Fondazione hanno continuato a raggiungere i loro obiettivi, adattandosi alle circostanze: 74 Eco-Schools hanno issato la Bandiera Verde, 671 Giovani Reporter per l’Ambiente hanno partecipato al concorso, 28 spiagge hanno issato la Bandiera Blu, 22 aziende hanno aderito al patto Qualit’air..
A Marrakech, dove si tiene per la seconda volta il Consiglio, la Fondazione è molto attiva. Ha già riabilitato l’Arsat Moulay Abdeslam nel 2004 e dal 2007 porta avanti un importante programma di salvaguardia e sviluppo del palmeto.
Il suo coinvolgimento è significativo anche nel programma Air Climat. Marrakech è un territorio pilota per l’implementazione dello strumento di valutazione dei gas serra. Tecnici, dirigenti del Comune, della Regione e della Wilaya, vengono formati all’uso di questo strumento Carbon e all’attuazione di un piano climatico territoriale, ovvero lo sviluppo della mobilità elettrica.
Infine, la Fondazione svolge i suoi programmi di educazione e sensibilizzazione in città, con bambini delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie (Eco-Schools), studenti e studentesse delle scuole medie e superiori (Young Reporters for the Environment), studenti (Réseau des Green Universities and Youth Education in Africa) o visitatori per il turismo sostenibile.