Sahara Occidentale, il Belgio sostiene il piano di autonomia marocchino – Il Belgio considera il piano “uno sforzo serio e credibile del Marocco e una buona base per una soluzione accettata” al conflitto sul Sahara occidentale, ha dichiarato il Ministro degli Affari esteri del Belgio, Hadja Lahbib.
Il Belgio “considera il piano di autonomiapresentato dal Marocco nel 2007 come uno sforzo serio e credibile del Marocco e una buona base per una soluzione accettata” al conflitto sul Sahara occidentale. Lo ha dichiarato ieri il ministro degli Affari esteri belga, Hadja Lahbib.
Ieri, a Rabat, Lahbib – in visita di lavoro nel Regno – è stato a colloquio con il ministro degli Affari esteri del Marocco, Nasser Bourita. Al termine, in una dichiarazione pubblica congiunta, è stato precisato che “il Belgio considera il piano di autonomia, presentato nel 2007, come uno sforzo serio e plausibile del Marocco e come una buona base per una soluzione accolta dalle parti».
In questo contesto, il ministro belga ha ribadito il sostegno di lunga data del Belgio al processo guidato dalle Nazioni Unite per una soluzione politica equa, duratura e reciprocamente accettabile per le parti. Secondo la Dichiarazione Congiunta, i due Ministri hanno convenuto sull’esclusività dell’Onu nel processo politico e hanno riaffermato il loro sostegno alla Risoluzione 2602 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, rilevato il ruolo e la responsabilità delle parti nella ricerca di una soluzione politica che sia realistica, pragmatica, duratura e basata sul compromesso.
Il Marocco e il Belgio accolgono inoltre con favore la nomina dell’inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite, Staffan de Mistura, e riaffermano il loro attivo sostegno ai suoi sforzi per far avanzare il processo politico sulla base delle risoluzioni applicabili del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sottolinea la Dichiarazione Congiunta.
Con questa posizione, il Belgio entra così a far parte dell’elenco dei paesi europei che sostengono effettivamente il piano di autonomia, come Spagna, Francia, Germania, Paesi Bassi, Cipro, Lussemburgo, Ungheria, Romania, Portogallo e Serbia. Due anni fa solo la Francia era nella lista dei paesi membri del Unione Europea a sostegno del piano marocchino per l’autonomia del Sahara occidentale.
La posizione di Bruxelles chiude il cerchio di sostegno espresso da un insieme delle regioni più strategiche di Europa: il Benelux (Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo). Amsterdam è stata la prima capitale di questa regione a dichiararsi favorevole alla posizione marocchina. Il sostegno del Benelux riflette un più ampio sostegno europeo all’opzione marocchina, anche da parte delle grandi potenze.
Con le rappresaglie contro la Spagna, l’Algeria sperava di bloccare la dinamica europea e occidentale di sostegno al piano di autonomia. Viceversa, il numero di paesi europei e di altre zone che si sono espressi a favore della soluzione politica di autonomia per risolvere il contenzioso del Sahara Occidentale è costantemente aumentato. Novanta paesi membri dell’ONU sostengono ufficialmente l’iniziativa di autonomia. Tra questi tutti i paesi arabi eccetto l’Algeria, e più dei due terzi dei paesi africani.