Mondiali al Qatar, Blatter pentito: “Un errore”. E attacca Platini…
L’ex presidente della Fifa ai media svizzeri: “I voti di Michel furono decisivi e l’emirato acquistò poi aerei da combattimento dalla Francia per un valore di 14,6 milioni di dollari”.
“La scelta del Qatar è stata un errore”. Un ‘mea culpa’ che fa rumore quello di Sepp Blatter, quando mancano ormai pochi giorni al via della Coppa del Mondo (si parte il 20 novembre). “Mi assumo la responsabilità – ha detto il dirigente svizzero ai connazionali di ‘Tages-Anzeige’ – perché ero il presidente della Fifa al momento dell’assegnazione”.
Il piano originale
Più che per le violazioni dei diritti umani e dei lavoratori o per quelle delle libertà sociali però, Blatter sembra criticare l’emirato soprattutto dal punto di vista logistico: “Il Qatar è un piccolo paese. Il calcio e la Coppa del Mondo – ha sottolineato – sono per i grandi paesi”. L’ex numero uno della Fifa non si sente però l’unico colpevole e punta il dito contro Michel Platini: “Nel Comitato Esecutivo avevamo concordato che la Russia avrebbe ospitato l’edizione del 2018 e gli Stati Unitiquella del 2022. Sarebbe stato un gesto di pace se i due rivali politici avessero ospitato la Coppa del Mondo uno dopo l’altro” ha spiegato Blatter, sospeso poi nel 2015 dalla Fifa per le accuse di corruzione.
L’attacco a Platini
Gli altri Paesi candidati erano Giappone, Australia, Corea del Sud e appunto il Qatar, che alla fine ha ottenuto i Mondiali: “Una settimana prima del congresso Fifa del 2010, Michel (Platini, ndr) mi ha chiamato per dirmi che il nostro piano non avrebbe funzionato – ha aggiunto Blatter –. Era appena stato invitato dal presidente francese Sarkozy, che a sua volta aveva avuto diversi incontri con il principe ereditario del Qatar. I voti di Platini sono stati poi decisivi per l’assegnazione del Qatar, è la verità. E naturalmente c’era una questione di denaro. Sei mesi dopo quegli incontri, il Qatar ha acquistato aerei da combattimento dai francesi per un valore di 14,6 milioni di dollari”.