Fermato a Milano il presunto autore dell’aggressione alla Stazione Termini, è un giovane polacco.
Il volto dell’aggressore era stato identificato dalla Polizia attraverso le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza – E’stato arrestato a Milano Aleksander Mateusz Chomiak, sospettato dell’aggressione alla turista israeliana alla stazione Termini di Roma il 31 dicembre. A riconoscerlo due carabinieri liberi dal servizio, che hanno bloccato l’uomo. Si tratta di marito e moglie che appena saliti su un treno per Brescia hanno riconosciuto il 25enne e, prima che riuscisse a fuggire, lo hanno bloccato e chiamato i rinforzi. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milano lo hanno condotto in caserma per le procedure di identificazione, al momento in corso: dalle prime informazione si dovrebbe trattare proprio del polacco, ricercato anche in patria per precedenti.
Sono in corso ulteriori accertamenti alla Caserma Montebello, sede del Radiomobile di Milano, dove è stato trasportato il fermato. Potrebbe essere incriminato per tentato omicidio.
“L’atto di aggressione del 31 dicembre sembra essere opera di un folle, e io, alla luce dei documenti che ho letto, penso che si tratti di questo”. Questa la dichiarazione del prefetto di Roma Bruno Frattasi al termine del comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza, illustrando ai giornalisti le misure messe in piedi per i funerali di Joseph Ratzinger previsti il 5 gennaio 2023 e per la sicurezza alla stazione Termini.
L’uomo che la sera di capodanno ha accoltellato la ragazza israeliana di 24 anni alla stazione Termini, a Roma, era già stato identificato: si tratta di un ragazzo di origini polacche, Aleksander Mateusz Chomiak, e si troverebbe in Italia da almeno otto mesi. Secondo informazioni, si tratterebbe di un senza fissa dimora che soffre di problemi psichici. Il suo nome sarebbe presente nel profilo Fb Zaginieni /vermisst che si occupa di cercare persone scomparse. Chomiak sarebbe ricercato anche in Polonia per un episodio di furto.
Gli investigatori lo hanno individuato analizzando le immagini delle numerose telecamere di sorveglianza della Stazione Termini.
E proprio sul sistema di telecamere in funzione alla stazione centrale della capitale Frattasi ha detto: “Alla stazione Termini di Roma ci sono 1.200 telecamere attive nel sito ed è per questo che è stato identificato l’aggressore: quindi hanno una funzione sia dissuasiva sia investigativa”. Il prefetto di Roma ha poi aggiunto: “Rafforzeremo la sicurezza all’interno della stazione Termini nel quadrante orario che va dalle 20 alle 24, ora in cui chiude la stazione. La fascia più critica infatti corrisponde all’orario in cui è avvenuta l’aggressione del 31 dicembre, cioè quando chiudono i negozi e c’è meno passaggio di persone”.
La dinamica dell’aggressione
Il 31 Dicembre la giovane si trovava davanti ad una macchinetta per i biglietti ferroviari, quando improvvisamente un uomo l’aveva aggredita alle spalle, colpendola ripetutamente con un coltello: le sue condizioni, soccorsa dal 118, erano state definite “stabili, in lieve miglioramento”, ma la prognosi era rimasta riservata per un paio di giorni. Uno dei colpi le aveva lacerato il fegato, ed era stata sottoposta ad un intervento. Un altro colpo l’aveva ferita ad un polmone ma in modo meno grave.
Il primo video delle telecamere mostrava l’aggressore – un uomo con un cappello nero in testa ed una busta blu in mano – che si avvicinava alle spalle della ragazza, con la vittima scaraventata a terra, poi la fuga stringendosi le mani all’addome, mentre l’uomo scappava via nella direzione opposta, infilando nel sacchetto blu ciò che teneva nella mano destra.
La madre: “Mia figlia ora sta bene”
La dichiarazione della madre della ragazza ferita, al Corriere, nella cronaca di Roma: “Mia figlia Abigail ora sta bene ma è sotto choc, non vuole parlare di ciò che è successo a San Silvestro alla Stazione Termini, e rivivere quei momenti”: così la mamma della turista israeliana accoltellata. La donna ha visitato la figlia al Policlinico Umberto I dove è tutt’ora ricoverata nel reparto Chirurgia d’urgenza. “Mia figlia ha subito un grande trauma – ha raccontato ancora la mamma – adesso vuole solo dimenticare, non le va neanche di vedere la televisione in camera. Abbiamo avuto molta paura”. Da Israele è arrivato anche il fidanzato della giovane, un 25enne.
La visita dell’assessore alla sanità del Lazio
“Stamattina, accompagnato dalla Direzione sanitaria del Policlinico Umberto I, anche l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato ha fatto visita alla ragazza aggredita. ”Ho avuto modo di sincerarmi delle condizioni della giovane accoltellata a Termini la notte di San Silvestro. La ragazza era in compagnia della madre, non ho voluto disturbare ma ho avuto modo di sapere che i parametri sono stabili, nonostante la prognosi non sia stata sciolta”. “Proprio oggi è stato attivato un supporto psicologico – ha concluso – per aiutarla a superare questo trauma”.