Mantovano sul naufragio di Cutro: “Follia dire che non abbiamo voluto salvare quelle vite” – Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, in un colloquio con Repubblica respinge le accuse al governo sul naufragio di Cutro. «Dalla ricostruzione – dice l’esponente del governo – emerge che nessun allarme è stato lanciato. E invece da giorni leggo su alcune testate una tesi che sostanzialmente dice: siete voi che non avete voluto salvare quelle vite. Questa, me lo lasci dire, e’ una follia. Ma siamo impazziti?».
“Frontex non ha lanciato alcun allarme”
«Il punto – prosegue Mantovano rispondendo a un appunto sulle parole delle dal ministro Piantedosi – non è se avrei detto più o meno quello che ha detto il ministro. Il punto non sono i suoi toni. Il punto è se è stato lanciato un qualunque segnale di allarme: per quello che mi consta no». «Frontex non ha lanciato alcun allarme. Cosa dice la loro segnalazione? Che c’è un’imbarcazione con una persona visibile, indica la possibilità che possano essercene altre sottobordo: questo non è un allarme, vale anche se si fosse trattato di una normale barca da diporto, altrimenti dovremmo intervenire per ogni imbarcazione», spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. E la guardia costiera non si muove prima «perché le condizioni del mare sono peggiorate piu’ tardi, poco prima del naufragio».
Mantovano: “Chi interverrà in Parlamento lo farà per tutto il governo”
«Che non ci fosse allarme lo dimostra il fatto che il velivolo che raccoglie le foto non ha continuato a seguire quella imbarcazione dopo aver inviato la comunicazione» continua la spiegazione di Mantovano. Sentito anche dal Fatto Quotidiano il sottosegretario nega che dietro al mancato soccorso ci possa essere una regia politica: «Non è così, tutti i componenti del governo vogliono salvare le vite in mare».
E sulle parole del comandante della Capitaneria di Porto di Crotone, Vittorio Aloi, secondo cui i migranti potevano essere salvati conclude: «Il capitano se ha elementi li andasse a dire ai magistrati credo che gli inquirenti abbiano raccolto le carte e stiano sentendo alcune persone».
Quanto alle polemiche sulla presenza o meno del ministro Salvini in Parlamento, «chiunque interverrà in Parlamento lo farà per tutto il governo e tenendo conto di tutto il quadro», conclude il sottosegretario.