Non si placa la pandemia di covid in Brasile, con più di 4.000 morti registrati nel giro di 24 ore. Secondo gli esperti si tratta di una catastrofe paragonabile a quello di un disastro nucleare
Situazione catastrofica in Brasile: nella giornata di martedì sono stati registrati più di 4mila morti per covid in sole 24 ore, un dato drammatico favorito dal fatto che nella nazione verdeoro le misure restrittive sono praticamente inesistenti. Nonostante i decessi da record con l’aggiunta di più di 80mila contagi, il presidente Jair Bolsonaro non intende attuare il lockdown, puntando invece su un approccio soft al virus, così come del resto fatto da un anno a questa parte.
Eppure i dati sono eloquenti, e oltre ai numeri già di per se scioccanti di cui sopra, vanno registrati anche gli ospedali ormai al collasso, con più del 90% di posti letto occupati in terapia intensiva nella maggior parte degli ospedali del Brasile. Il paese si avvia così verso il triste record di decessi settimanali, al momento appartenente agli Stati Uniti, nazione che vanta però più di 100 milioni di abitanti in più rispetto allo stato sudamericano.
Secondo Miguel Nicolelis, medico brasiliano e professore della Duke University, la pandemia di covid è paragonabile ad un disastro nucleare: “Un reattore nucleare che ha innescato una reazione a catena ed è fuori controllo – dice ai microfoni dell’agenzia Reuters – siamo di fronte a una Fukushima biologica“. Dal febbraio del 2020 sono quasi 337mila i morti causati dal covid, mentre il numero di contagi si è portato a quota 13.1 milioni da inizio pandemia. Solamente nello stato di San Paolo, il più popoloso della nazione, sono stati registrati quasi 1.400 morti nella sola giornata di martedì e secondo gli addetti ai lavori il numero sarebbe da attribuire ad un conteggio ritardato, ma la situazione resta ai limiti dell’umano. “Il fatto è che la narrativa anti-lockdown del presidente Bolsonaro ha vinto – le parole ad AP di Miguel Lago, direttore esecutivo dell’Istituto brasiliano per gli studenti di politica sanitaria, parole riportate da Axios.com – ai sindaci e ai governatori è politicamente proibito rafforzare le misure di distanziamento sociale perché sanno che i sostenitori del presidente, compresi gli imprenditori, le saboterebbero”.