Lo scrittore siriano Khaled Khalifa è morto all’età di 59 anni – Il romanziere, scrittore e poeta siriano vincitore di premi arabi e internazionali, Khaled Khalifa, è morto sabato sera all’età di 59 anni, in seguito a un improvviso infarto, secondo quanto riferito all’Agence France-Presse da una fonte vicina alla sua famiglia.
Khalifa, originario della città di Maryamin nella campagna di Afrin, a nord della città di Aleppo, era ben noto nei circoli culturali siriani dopo diverse serie siriane scritte all’inizio degli anni Novanta che divennero molto popolari.
È diventato famoso dopo aver scritto il suo romanzo “Elogio dell’odio”, tradotto in sei lingue. Ha attirato l’attenzione ed è stato selezionato per il Premio Internazionale di Narrativa Araba nella sua prima sessione nel 2008.
Nel 2013, il romanzo “Nessun coltello nelle cucine di questa città” ha vinto il Premio Naguib Mahfouz per il romanzo, uno dei più importanti riconoscimenti letterari arabi, ed è stato selezionato per il Premio internazionale per la narrativa araba.
Tra i suoi romanzi più famosi figurano “Nessuno pregava per loro” del 2019, “La morte è un duro lavoro” del 2016, “I quaderni di Qarbat” del 2000 e “Il guardiano dell’inganno” del 1993.
Tra le serie più famose che ha scritto ci sono “Rainbow” e “Biografia di Al Jalali”, che trasmettevano i dettagli sociali e culturali della città di Aleppo, la serie “Il Padrino” e altre.
Artisti, intellettuali e giornalisti siriani e arabi hanno pianto Khalifa sui social media, insieme ad attivisti politici dentro e fuori la Siria.
Khalifa era noto per la sua opposizione alle autorità e per le sue critiche alle loro politiche nei suoi articoli e nelle interviste ai media.
