La bozza della manovra: pensioni, mutui e sigarette, ecco le novità – Il taglio del cuneo fiscale confermato per il 2024 per i redditi medio bassi, con due fasce di applicazione. Quota 104 per andare in pensione anticipatamente ma con delle penalizzazioni sull’importo dell’assegno. Opzione donna posticipata da 60 a 61 anni. Il bonus asilo nido incrementato per i secondi figli di fratelli che hanno fino a 10 anni.
Gli sgravi fiscali fino a 3 mila euro per chi assume madri con almeno 3 figli. La riduzione da 90 a 70 euro del canone Rai. I titoli di Stato tenuti fuori dal computo dell’Isee. L’aliquota sugli affitti brevi passa dal 21 al 26%. Il prezzo delle sigarette in salita di 10-12 centesimi a pacchetto, anche di più sul trinciato.
La prima bozza del testo della legge di bilancio, approvata lunedì della scorsa settimana dal Consiglio dei ministri, conferma che si tratta di una manovra pensata per aiutare i redditi medio bassi. Il taglio del cuneo, unitamente all’avvio della delega fiscale che accorpa i primi due scaglioni Irpef, consentirà di lasciare in busta paga fino a 1.200 euro l’anno per i redditi fino a 35mila euro per contrastare l’inflazione.
Ma il testo ribadisce anche che la finanziaria deve fare i conti con le ristrettezze di cassa dovute al contesto internazionale, tra conflitto in Ucraina, il nuovo focolaio di crisi tra israeliani e palestinesi, e la politica monetaria aggressiva delle banche centrali. Ecco allora la spending review da 350 milioni di euro l’anno sulle Regioni, il rincaro delle accise sui tabacchi, oltre all’extra deficit da 15,7 miliardi varato con lo scostamento, per finanziare le misure contenute nella manovra.
Complessivamente il peso della legge di bilancio si aggira sui 24 miliardi. Nei prossimi giorni, viene riferito, il testo potrebbe essere modificato ancora prima dell’approdo in Senato, atteso tra giovedì e venerdì, dove partirà l’analisi in Commissione Bilancio, specialmente per quanto riguarda il capitolo sulle pensioni.
L’intenzione ripetuta da giorni nelle file della maggioranza sarebbe comunque quella di portare avanti in tempi brevi l’iter della legge di bilancio per approvarla entro metà dicembre e dare un segnale di stabilità ai mercati. Il governo ha chiesto alla maggioranza di ridurre al minimo gli emendamenti al testo o di non presentarne proprio. Le opposizioni non ci stanno. Il Pd parla di “retorica sulle donne” e provvedimenti “incomprensibili” sui prodotti per l’infanzia. Mentre il M5s boccia il testo: “Nulla sul carovita ma 1 miliardo sull’Ucraina”.
TAGLIO DEL CUNEO
Per tutto il 2024 per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione di quello domestico, viene riconosciuto “un esonero, senza effetti sulla tredicesima, sulla quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore di 6 punti percentuali”.
Il provvedimento, si legge nel testo, si attua, a condizione “che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima”. L’esonero viene incrementato “di un ulteriore punto percentuale, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilita’, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro”.
PENSIONI
Sale da 60 a 61 anni il requisito anagrafico per poter accedere a Opzione donna. Potranno andare in pensione le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2023 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un’età anagrafica di almeno sessantuno anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni.
Nel 2024 per andare in pensione anticipatamente servirà quota 104, ovvero 41 anni di contributi e 63 anni di eta’, anziché quota 103 come previsto per il 2023. Il testo stabilisce delle penalità per chi chiede la pensione anticipata: per chi matura i requisiti nel 2024 si riduce il periodo di calcolo con il sistema retributivo e aumenta la quota con quello contributivo.
Stretta in arrivo anche sulle finestre di uscita: nel settore privato si passa da 3 a 6 mesi dalla maturazione dei requisiti, per quello pubblico dagli attuali 6 a 9 mesi. Nel 2024 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, viene riconosciuta “per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo Inps, nella misura del 100 per cento”.
Bonus Nido E Sgravi Assunzioni Donne
Dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato viene riconosciuto “un esonero del cento per cento della quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore fino al compimento del diciottesimo anno di eta’ del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile”. Per le madri con due figli lo stesso meccanismo si applica fino a che il più piccolo compie 10 anni.
Il bonus nido verrà elevato a 2.100 euro per i nati dal 1 gennaio 2024, nei nuclei familiari con un Isee fino a 40.000 euro, nei quali sia già presente almeno un figlio di meno di dieci anni. Solo per il 2024 i due mesi di congedo parentale facoltativo di maternita’ o paternita’, in alternativa tra i genitori, fino al sesto anno di vita dei bambini, saranno retribuiti all’80%. Successivamente il congedo tornerà a essere retribuito per un mese all’80% e per un mese al 60%.
CONTRATTI PA.
Per il triennio contrattuale 2022-2024 del personale della Pa, gli oneri sono incrementati di 3.000 milioni di euro per il 2024 e di 5.000 milioni di euro a decorrere dal 2025. Particolare attenzione verrà data al comparto della sicurezza. – SANITA’. Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato è incrementato di 3.000 milioni di euro per il 2024, 4.000 milioni di euro per il 2025 e 4.200 milioni di euro a decorrere dal 2026.
Aggiornato il tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni sanitarie dai privati per garantire i Livelli essenziali di assistenza: previsto un incremento dell’1% per il 2024, del 3% per il 2025 e del 4% per il 2026. –
AUMENTANO ACCISE SU TABACCHI
Aumentano le accise sulle sigarette per finanziare i provvedimenti della prossima manovra. Le imposte passeranno per il 2024 da 28,20 euro per 1.000 sigarette a 29,30 euro. Mentre a decorrere dal 2025, si passera’ da 28,70 euro per 1.000 sigarette a 29,50 euro. Viene stimato dunque che un pacchetto di 20 sigarette potrà costare in media 10-12 centesimi in più. L’incremento sul trinciato potrebbe essere superiore.
FRINGE BENEFIT
Per il 2024 il valore dei fringe benefit detassati per i lavoratori dipendenti – nonché le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento di utenze domestiche, delle spese per l’affitto della prima casa o per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa – viene elevato a 1.000 euro. L’importo cresce a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli, “compresi quelli nati fuori del matrimonio, adottivi o affidati”. I datori di lavoro provvedono all’attuazione previa informativa alle rappresentanze sindacali unitarie laddove presenti.
SALE IVA SU PRODOTTI INFANZIA
Sale dal 5 al 10% l’Iva sui prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile. Tra i prodotti per l’infanzia il testo specifica: “latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti, estratti di malto; preparazioni per l’alimentazione dei fanciulli, per usi dietetici o di cucina, a base di farine, semolini, amidi, fecole o estratti di malto”. Mentre sul versante del’igiene intima femminile il documento cita: “prodotti assorbenti, tamponi destinati alla protezione dell’igiene femminile e coppette mestruali”.
FONDO MIGRANTI
Al fondo in materia di politiche sui migranti la bozza della legge di bilancio in circolazione stima vengono assegnati 200 milioni di euro per il 2024 e 300 milioni per il 2025 e 200 nel 2026. Per potenziare l’attivita’ di prevenzione ed assistenza sanitaria e sociosanitaria in favore dei soggetti che versano in condizioni di vulnerabilità sociale ed economica, viene autorizzato in favore dell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti il contributo 1 milione di euro a decorrere dal 2024.