SAHARA OCCIDENTALE: GLI ATTACCHI CONTRO OBIETTIVI ISRAELIANI – Il quotidiano tedesco Die Welt ha rivelato che l’organizzazione terroristica Hezbollah, il movimento indipendentista del Sahara occidentale Fronte polisario e le Guardie rivoluzionarie iraniane starebbero organizzando attacchi coordinati contro obiettivi israeliani, compresa l’ambasciata a Rabat (lo scorso luglio Gerusalemme aveva nominato il primo attaché militare israeliano in Marocco, il colonnello Sharon Itach, di origine marocchina). Come scrive nel suo articolo Christine Kensche, corrispondente dal Medio Oriente per la rivista tedesca Die Welt, le minacce e gli attacchi contro Israele non provengono solo dai suoi vicini, ma da altri Paesi: “Die Welt ha ricevuto informazioni dai servizi segreti che mostrano una nel Sahara. Lì si sta formando una milizia contro Israele e i suoi leader discutono al telefono piani spaventosi”.
Le rivelazioni di Die Welt arrivano dopo l’arresto di due persone sospettate di pianificare attacchi contro la comunità ebraica in Brasile. La polizia federale brasiliana ha emesso undici mandati di perquisizione e sequestro in diverse regioni del Paese. Le persone arrestate sono sospettate di essere legate a Hezbollah e di essere state reclutate e finanziate dal gruppo terroristico libanese. Gli attacchi pianificati da Hezbollah, Fronte polisario e Iran rappresentano una grave minaccia per la sicurezza di Israele e dei suoi alleati. Le autorità israeliane e marocchine stanno monitorando la situazione con attenzione e stanno adottando misure per prevenire eventuali attacchi.
Dei legami del Fronte polisario con Iran ed Hezbollah ne avevamo già parlato (clicca qui per leggere l’articolo), quando Antonio López-Istúriz White, eurodeputato spagnolo del Partito popolare, aveva inviato un’interrogazione scritta all’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, avvertendo delle minacce del Polisario e della collusione tra il gruppo separatista e l’Iran, chiedendo “informazioni” all’Ue su possibili rifornimenti di droni di fabbricazione iraniana al Polisario, il movimento nato nella regione del Sahara occidentale, per la quale i suoi appartenenti rivendicano l’indipendenza dal Regno del Marocco attraverso la lotta armata e grazie all’aiuto diplomatico, economico e – soprattutto – militare dell’Iran e della sua longa manus, gli Hezbollah libanesi (quelli che l’Ue non considera organizzazione terroristica ma poi piange le vittime dei sanguinari mullah).