Iran: il rapper Toomaj, condannato a morte, privato delle comunicazioni telefoniche – Le autorità iraniane hanno privato delle comunicazioni telefoniche il rapper Toomaj Salehi, la cui condanna a morte sta provocando forti proteste in tutto il mondo.
Toomaj Salehi, 33 anni, che usa il suo nome come nome d’arte, è stato arrestato nell’ottobre del 2022, è stato condannato a morte la settimana scorsa per “corruzione sulla terra” dal tribunale rivoluzionario di Isfahan.
Aveva sostenuto, attraverso le sue canzoni e sui social network, il movimento di protesta innescato dopo la morte, avvenuta il 16 settembre 2022 di Mahsa Amini , una giovane curda iraniana detenuta dalla polizia morale, che l’accusava di aver infranto il rigido codice di abbigliamento imposto donne.
La condanna a morte del rapper è stata denunciata giovedì da Francia, Italia e da esperti di un gruppo di lavoro delle Nazioni Unite. Questo fine settimana sono state organizzate manifestazioni di sostegno in diverse città del mondo, tra cui Toronto, Parigi e Sydney.
Martedì sera, in una rubrica sul quotidiano francese Le Monde, un collettivo di artisti, scrittori e attivisti per i diritti umani, tra cui Chirinne Ardakani, avvocato e presidente dell’Iran Justice Association; Elisabeth Badinter, filosofa; François Cluzet, attore; Agnès Jaoui, attrice, hanno chiesto al presidente della Repubblica Emmanuel Macron di agire il più rapidamente possibile per salvare l’artista.
“Le chiediamo, Signor Presidente, di prendere una posizione ferma contro la politica totalitaria della Repubblica Islamica dell’Iran, agendo con tutti i mezzi politici e diplomatici per revocare definitivamente la condanna a morte di Toomaj Salehi e quella di altri prigionieri politici condannati sulle stesse basi e di ottenerne la liberazione”. “Questo cantante rap ha corso il rischio di manifestare, ma soprattutto è stato un catalizzatore degli ideali di questo popolo iraniano desideroso di libertà e democrazia”, “il rap, che Toomaj manipola con ardore, si è rivelato un formidabile strumento politico per denunciare il totalitarismo del regime e la sua corruzione, incoraggiando il popolo a unirsi e a sollevarsi per la libertà”, “La Francia deve ora assumere il ruolo di garante dei valori democratici e abolizionisti della pena di morte. Il rispetto dei diritti umani non può essere un valore negoziabile”.
Secondo gli esperti delle Nazioni Unite, il rapper era stato inizialmente condannato a sei anni di carcere, prima che i tribunali ne ordinassero il rilascio. Ma è stato nuovamente arrestato a novembre.
Diverse centinaia di persone, tra cui membri delle forze di sicurezza, sono state uccise e migliaia sono state arrestate durante le proteste che hanno avuto luogo nell’ottobre e nel novembre 2022 in Iran, prima di svanire.