Iran: Consiglio Supremo sospende l’attuazione della legge sull’hijab (velo) – Il Consiglio supremo di sicurezza nazionale dell’Iran ha chiesto al Parlamento di sospendere l’applicazione di una controversa legge sulla castità e sull’hijab, che prevede gravi punizioni per le donne che non indossano il velo islamico, a seguito di forti critiche. Secondo l’agenzia Irna, Alireza Salimi, membro del Consiglio di amministrazione del Parlamento, ha annunciato che il governo presenterà un progetto di legge modificato all’Assemblea.
La “Legge sulla protezione della famiglia attraverso la promozione della cultura della castità e dell’hijab”, composta da 74 articoli, era destinata a entrare in vigore ieri. Essa prevede severe sanzioni per donne e ragazze che infrangono i requisiti relativi al velo, tra cui multe elevate, pene detentive, fustigazioni e persino la pena di morte. Esperti delle Nazioni Unite hanno definito questa legge “una forma di apartheid di genere”, poiché le autorità sembrano governare attraverso una discriminazione sistematica mirata a sottomettere donne e ragazze. Anche Amnesty International ha denunciato che questa norma “draconiana” intensifica la repressione e la persecuzione nei confronti delle donne che osano difendere i loro diritti.
Redazione