Guerra Israele, Trump-Netanyahu: sì a piano per Gaza. Hamas: “No a tutele straniere” – Netanyahu ha accettato il piano di pace di Trump per Gaza, che prevede tra le altre cose anche la formazione di un “organismo transitorio internazionale presieduto da Trump” insieme “all’ex premier Tony Blair”. Il premier israeliano si è scusato con il premier del Qatar per il raid del 9 settembre a Doha. Il tycoon ha sentito la premier italiana Giorgia Meloni.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accettato il piano di pace di Donald Trump per Gaza, che prevede – tra le altre cose – anche la formazione di “un nuovo organismo transitorio internazionale, il ‘Board of Peace’, che sarà presieduto e guidato dal presidente Donald J. Trump, insieme ad altri membri e capi di Stato che saranno annunciati, incluso l’ex Primo Ministro Tony Blair”. Il piano prevede poi il rilascio degli ostaggi e la fine delle ostilità a Gaza.
L’alto funzionario di Hamas Muhammad Mardawi ha dichiarato che il piano di pace per Gaza “pende verso la prospettiva israeliana”. E ancora: “La resistenza armata è un diritto del popolo palestinese finché esiste l’occupazione. Se il popolo palestinese sarà liberato e verrà creato uno Stato palestinese, allora non ci sarà più bisogno né di resistenza né di armi, e ciò farà parte dell’entità palestinese”.
Netanyahu ha telefonato al premier del Qatar Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani, scusandosi per il raid del 9 settembre scorso a Doha che aveva come obiettivo la leadership di Hamas.
Intanto la Flotilla naviga verso Gaza. Il ministro Crosetto avvisa: “Se forzano il blocco c’è il rischio di effetti drammatici, ogni sforzo perché prevalga il senso di responsabilità”.
