Un incidente stradale avvenuto sabato 11 ottobre ha coinvolto la vita di tre diplomatici qatarioti del team di protocollo di Doha, mentre si dirigevano a Sharm el-Sheikh, sul Mar Rosso, per seguire i preparativi del vertice internazionale sulla tregua tra Israele e Hamas. L’incidente mortale è avvenuto poco prima della chiusura dell’accordo di tregua, che prevede il reciproco rilascio di ostaggi israeliani e palestinesi, e arriva in un momento cruciale della diplomazia sul conflitto di Gaza.
Secondo fonti sanitarie egiziane, il veicolo è uscito di strada e si è ribaltato a circa 50 chilometri dalla capitale, lungo una delle arterie che collegano il Cairo al Mar Rosso. Le vittime facevano parte del team di protocollo del Qatar, incaricato di coordinare i dettagli logistici del summit che riunirà oltre venti capi di Stato e di governo per formalizzare il cessate il fuoco raggiunto grazie all’impegno congiunto di Qatar, Egitto e Stati Uniti, con la Turchia coinvolta nelle fasi finali dei negoziati.
Il ministero degli Esteri ha annunciato l’apertura di un’indagine per chiarire la dinamica dell’incidente, senza escludere nessuna pista.
Il vertice di Sharm el-Sheikh, co-presieduto dal Presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sisi e dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, si configura come la quinta e pubblica fase di un processo negoziale complesso. Tra i leader attesi figurano Giorgia Meloni, Emmanuel Macron, Pedro Sánchez e il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres. Per il Qatar, la perdita dei tre funzionari rappresenta un duro colpo diplomatico in una fase in cui Doha tenta di consolidare il proprio ruolo di mediatore indispensabile nel Medio Oriente.
Di Souad Sbai
