Vaccini – Fallito l’obbiettivo delle 500mila dosi giornaliere, l’Italia prova a centrare quello delle 400mila entro la fine del mese. I nodi da sciogliere sono la penuria di vaccini e la scelta delle categorie prioritarie: gli insegnanti, con lo stop ad AstraZeneca, rischiano di rimanere scoperti. Aumenta intanto la diffusione dei prodotti taroccati, sequestrati in Polonia e Messico, così come dei certificati fasulli. In Brasile il presidente Jair Bolsonaro (e anche il vaccino Sputnik V) finisce nei guai. Di seguito i dati e mappe sulla campagna vaccinale dall’Italia e dal mondo.
Prosegue la corsa alle somministrazioni mentre governo e commissario all’emergenza contano con un po’ di delusione le somministrazioni: l’obiettivo delle 400mila dosi al giorno sta per essere raggiunto, ma entro metà aprile si doveva raggiungere quello delle 500mila. Il generale Figliuolo ha fissato delle tempistiche e dei risultati ai quali le Regioni devono attenersi, ma solo alcune riescono a rispettare la tabella di marcia.
La scuola resta indietro nelle vaccinazioni. I problemi riguardano soprattutto il richiamo. Tre quarti dei docenti hanno ricevuto la prima dose, ma solo uno ogni cinquanta ha fatto anche il richiamo. A rallentare la campagna sono stati i problemi e gli stop al vaccino AstraZeneca, quello largamente impiegato per il personale scolastico.
Al 28 aprile il 22% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (13 milioni di persone) e il 9% ha completato il ciclo vaccinale (cinque milioni e mezzo), con differenze regionali che si vanno progressivamente appiattendo, riporta la Fondazione Gimbe. “Nonostante questo incremento – commenta Renata Gili, responsabile ricerca sui servizi sanitari della Fondazione – il numero di vaccinazioni giornaliere non raggiunge i target definiti per la settimana 22-29 aprile dal commissario straordinario. Si conferma inoltre una netta riduzione delle inoculazioni nei giorni festivi”. Gimbe segnala anche un altro dato negativo: nell’Unione europea l’Italia è tra le ultime per la vaccinazione dei più anziani. Nelle fasce 60-69 e 70-79 siamo quartultimi.
Circondati dal mare e dagli anticorpi
Tutti gli abitanti vaccinati e nessun virus in circolazione, con il mare a proteggere dall’ingresso di nuovi contagi: è il sogno, probabilmente utopico, di molte isole e dei loro amministratori. Procida, in Campania, sarà la prima a cercare di raggiungere l’ambizioso traguardo. Nell’Isola mercoledì 28 aprile è iniziata la campagna di vaccinazione di massa che punta ad arrivare a renderla Covid-free. L’obiettivo dichiarato dal sindaco è somministrare la prima dose a tutti gli abitanti entro il fine settimana.
Le persone completamente vaccinate in Italia
L’Italia si avvicina al traguardo di un vaccinato con due dosi ogni dieci residenti. Attualmente sono oltre il 9%. Alcune Regioni, quelle più indietro nella statistica, restano sotto quota 8%. Decisamente sopra la media nazionale è il piccolo Molise, seguito da Liguria ed Emilia-Romagna.
Dosi ferme e dosi inoculate
Di seguito il rapporto tra le dosi consegnate a ciascuna Regione e il numero effettivamente somministrato. Indietro Calabria e Sicilia.
Crisi seconda dose negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti più di cinque milioni di persone hanno saltato la seconda dose, cioè circa un paziente ogni dodici che ha ricevuto la prima (di Pfizer o Moderna). Molti americani, riporta il quotidiano New York Times, temono gli effetti collaterali, tra i quali i ricorrenti sintomi simil-influenzali. Tanti altri si sentirebbero protetti con una sola dose. Ma c’è un altra ragione che ostacola i richiami: in molti casi gli appuntamenti per la seconda dose sono stati cancellati perché le imprese incaricate di vaccinare avevano finito le scorte o non avevano la marca giusta in magazzino. La situazione preoccupa gli esperti per i rischi associati al saltare la seconda dose, riscontrati nei recenti test e nei risultati delle campagne di immunizzazione: anche se una singola dose fornisce una protezione parziale contro la Covid-19, non è chiaro quanto a lungo durerà. Rispetto al regime a due dosi, una singola iniezione innesca una risposta immunitaria più debole e può lasciare i destinatari più suscettibili alle varianti più aggressive.
Il mercato del falso
Pfizer ha identificato versioni contraffatte del suo vaccino in Messico e in Polonia. Le dosi sono state sequestrate dalle autorità dei due Paesi e confermate definitivamente come false. L’Organizzazione mondiale della sanità ha avvertito che i vaccini falsi “rappresentano un grave rischio per la salute pubblica globale”. Le autorità quindi lavorano per identificarli e rimuoverli dalla circolazione. Secondo il ministro della salute polacco, tuttavia, il rischio di ricevere questi vaccini nei centri vaccinali ufficiali è di fatto “inesistente”. In Messico, invece, circa 80 ospiti di una clinica hanno ricevuto il vaccino non autorizzato. Secondo il Wall Street Journal si è rivelato innocuo ma non offre ovviamente alcuna protezione dal coronavirus. Per quanto riguarda l’Europa, la Bbc segnala un “forte aumento” degli annunci nel dark web: è questo il canale in cui non solo vaccini anti-Covid, ma anche pass vaccinali e documenti falsi di test negativi vengono venduti illegalmente online.
Bolsonaro accusato e Sputnik vietato
Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro finisce sotto accusa. Il Senato ha istituito una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia e della campagna vaccinale. Le somministrazioni dei vaccini anti-Covid proseguono a rilento: i principali motivi sarebbero una scarsa organizzazione e la penuria di dosi dovuta alla reticenza del presidente brasiliano a firmare gli accordi proposti dalle case farmaceutiche. Al contrario, Bolsonaro era molto ben disposto a rifornirsi del vaccino russo Sputnik V: il piano però si è scontrato con le analisi delle autorità farmaceutiche brasiliane: con il farmaco russo ci sarebbero dei problemi di affidabilità su dati e difetti riscontrati in alcuni lotti.
Paese che vai, vaccino che trovi
Il mappamondo vaccinale resta molto variegato: clicca su ciascun Paese sulla mappa per scoprire i diversi vaccini adottati. Molto diffuso in Africa AstraZeneca, così come i vaccini cinesi e russi in Sud America.