Nuovo record negativo delle nascite in Italia – L’anno passato nel nostro Paese sono venuti al mondo 392.598 bambini, in calo dell’1,9% rispetto al 2021. La crisi sanitaria e le conseguenti incertezze economiche – sottolinea l’Istat – potrebbero avere incoraggiato le coppie a rimandare ancora una volta i loro piani di genitorialità. A livello territoriale c’è un lieve recupero al Sud.
Nel 2022 in Italia si contano 392.598 nascite, 7.651 in meno rispetto al 2021 (-1,9%), “nuovo record negativo che accentua la denatalità degli ultimi anni”. È quanto emerge dall’ultimo report Istat sulla dinamica demografica.
“Se l’andamento delle nascite del 2021 – spiegano i ricercatori dell’Istat – ha lasciato pochi dubbi sul ruolo svolto dall’epidemia nei confronti dei mancati concepimenti, più complesse sono le dinamiche alla base del calendario nel 2022. Il contesto della crisi sanitaria ancora presente nel 2021 e le conseguenti incertezze economiche potrebbero avere incoraggiato le coppie a rimandare ancora una volta i loro piani di genitorialita’”.
Le tendenze nei diversi trimestri
L’aumento delle nascite registrato a gennaio 2022 (+3,4% in confronto allo stesso mese del 2021) è in linea con il recupero osservato nel bimestre novembre-dicembre 2021 (+10,6% rispetto allo stesso periodo del 2020). Segue un repentino calo delle nascite in primavera (-10,7% a marzo e -10,0% ad aprile), solo in parte ricompensato dall’incremento nel trimestre giugno-agosto (+3,1%). Negli ultimi mesi dell’anno il trend torna ad essere decrescente con picchi di forte contrazione nei mesi di settembre e ottobre (-5,1% e -5,0%).
A livello europeo, la situazione registrata nel nostro Paese non è un’eccezione, trovando punti di contatto sia con la Spagna, caratterizzata da un profilo simile al nostro, sia con la Francia che, pur facendo rilevare livelli di fecondità storicamente più elevati, nel 2022 registra comunque un calo soprattutto a partire dal mese di luglio.
A livello territoriale c’è un lieve recupero a Sud: il tasso di natalità, pari a 6,7 per mille residenti in media nazionale nel 2022, conferma ancora una volta il primato della provincia autonoma di Bolzano con il 9,2 per mille, mentre la Sardegna presenta il valore più basso: 4,9 per mille.