Il “Cous Coust Fest”, il “Campionato del Mondo” di couscous di San Vito Lo Capo (Trapani) di quest’anno, si è concluso l’altro ieri, domenica 26 settembre. Ha visto trionfare la Romania, per la prima volta in gara e ovviamente senza che questo piatto faccia parte della sua tradizione culturale.
Il Paese esteuropeo è stato rappresentato dalla chef Claudia Maria Catana, originaria di Sibiu, in Transilvania. Claudia è proprietaria del ristorante “Cucina ai Monti” a Bracciano (Roma). Ha presentato la ricetta “La Transilvania incontra il cous cous”, a base di carrè di agnello, rabarbaro, bacche di olivello spinoso, cipolla bianca, tuorli d’uovo, panna acida e alloro. La giuria tecnica del concorso culinario era presieduta dalla blogger italo-americana Eleonora Baldwin e composta da Andy Luotto, che oltre ad essere attore, è anche chef, e dalla collega di origine senegalese Mareme Cisse, campionessa mondiale in carica. “Ho tentato di ideare una preparazione in cui la semola potesse sposarsi ad ingredienti che fanno parte della cucina rumena, è quell’abbraccio che, in questo momento, non possiamo darci”, ha detto Claudia Maria Catana, dopo la vittoria.
Alla competizione, oltre al nostro Paese e alla Romania, hanno partecipato l’Argentina, il Senegal, l’Afghanistan, il Marocco, le Mauritius e la Spagna. L’Italia, con lo chef palermitano Santo Petrocciani, il vincitore del campionato nostrano, ha ottenuto il premio speciale (promosso da Conad) per la migliore presentazione; la Spagna, con lo chef Juan Carlos Peña Pérez, si è aggiudicata il premio per la ricetta più sostenibile con l’appoggio di UniCredit; il premio di ricetta più originale, avanzato da Amadori, è stato vinto dalla chef argentina Lola Macaroff e lo chef senegalese Bamba Barr, ha avuto il premio “salute e integrazione” del progetto europeo I-Care.
Alessandra Boga