Prove di pace tra ucraini e russi: mentre continua la delicata questione politica tra Ucraina e Russia, persone comuni riescono ad attuare la pace. In quel di Torino, per esempio.
Da sabato scorso viene rappresentata, per la regia di Piero Maranghi e Paolo Gavazzeni, “La Bohème” di Giacomo Puccini al Teatro Regio (proprio dove venne rappresentata la prima volta il 1° febbraio di 122 anni fa). In questo periodo difficile, si trovano ad esibirsi insieme il tenerore ucraino Valentin Dytiuk ed il baritono russo Ilya Kutyukhini. Interpretano rispettivamente Rodolfo, il poeta innamorato di Mimì, ed il pittore Marcello, innamorato di Musetta. Sono amici come si sono rivelati essere Valentin e Ilya.
Nella serata di ieri, martedì 15 febbraio, l’abbraccio tra i due al termine della replica ha scatenato l’entusiasmo del pubblico. Poi Piero Maranghi ha voluto soffermarsi proprio sui cantanti russo ed ucraino. Ha dichiarato:”La vita senza musica sarebbe un errore, la bellezza salverà il mondo”. Può sembrare retorico, ma è avvenuta l’ennesima dimostrazione che non è così.
Anche lo sport, come la cultura, si è spesso intrecciato con la politica (anche suo malgrado). Sempre a Torino, nel quartiere di Santa Rita, si allenano e giocano insieme calciatori e calciatrici riuniti nell’ “Unione Sportiva Parlanti Russo” con uzbeki, azeri e bielorussi.
Il team è nato nel 2018 e comprende una cinquantina di atleti. Il quotidiano “La Stampa” ha intervistato alcuni di loro. Ad esempio gli ucraini Andriy Dovzhenko, portiere e ristoratore, e Oleksii Skorokhod, 47 anni, il quale a Kiev ha ancora la madre. Il primo ha dichiarato: “Il bello della squadra è che quello che sta succedendo non ci sfiora, noi continuiamo a divertirci insieme in campo e incontrarci fuori”; il secondo ha confidato del sue paure, ma anche le sue speranze per una soluzione pacifica.
Alle Olimpiadi Invernali di Pechino, due sciatori di freestyle, l’ucraino Oleksandr Abramenko e il russo Ilya Burov, rispettivamente medaglia d’argento e di bronzo al Genting Snow Park nella città di Zhangjiakou, si sono salutati molto affettuosamente, abbracciandosi dopo la gara (l’ucraino ha persino abbracciato il russo con la propria bandiera). E’ successo anche durante la foto ufficiale. La pace o le prove di pace tra singoli sono più facili.