Film marocchini e tunisini nominati all’Italian Film Festival – Al primo Festival del Cinema Italiano dedicato alla cinematografia mediterranea, i film provenienti dal Marocco e dalla Tunisia sono stati nominati come Miglior Film Straniero alla 28a edizione.
“Le Bleu Du Caftan” di Maryam Touzani, dal Marocco, e “Under The Fig Trees” di Erige Sehiri, dalla Tunisia, sono stati nominati per un premio speciale al MedFilm Festival, che inizierà il 3 novembre e durerà dieci giorni con una serie di proiezioni e dibattiti in alcuni cinema della capitale italiana e su piattaforme online.
MedFilm è il festival cinematografico più longevo di Roma, è incentrato sulla promozione del cinema mediterraneo e mediorientale. L’edizione 2022 prevede anche incontri professionali, masterclass universitarie, incontri con giovani talenti e grandi maestri del cinema, presentazioni di letteratura e conferenze sui temi più scottanti di oggi.
“Le Bleu Du Caftan” aprirà le proiezioni dell’edizione dell’anno al teatro Savoia. Lubna Azabal, la protagonista del film, sarà l’ospite d’onore, riceverà il premio alla carriera 2022 e terrà una masterclass il 4 novembre.
La direttrice Maryam Touzani era a Tangeri nel 1980, dopo aver studiato comunicazione e giornalismo a Londra ha esordito al cinema con “Adam”, presentato in anteprima nella selezione ufficiale del Festival di Cannes 2019. “Le Bleu Du Caftan” è il suo secondo film.
“Under The Fig Trees”, diretto dal franco-tunisino Erige Sehiri, sarà proiettato il 4 novembre; è il primo film di finzione per Sehiri, che ha già vinto numerosi premi di post-produzione alla Mostra del Cinema di Venezia.
“Roma e Lazio, seconda regione europea per investimenti nel settore audiovisivo, sono lieti di presentare questo festival che punta a unire il Mediterraneo”, ha affermato Paolo Orneli, assessore allo sviluppo economico, commercio e artigianato, università, ricerca, start up e innovazione del Lazio, in conferenza stampa alla presenza di Arab News.
Laurence Hart, ufficiale di collegamento per la sezione mediterranea dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, ha affermato che l’organizzazione è orgogliosa di supportare il festival per la terza volta.
“L’arte e la cultura sono modi per costruire ponti e favorire scambi arricchenti”, ha affermato.
