. La commissione ha stabilito una strategia di conservazione a livello nazionale che copre quattro categorie: antichità, patrimonio urbano, artigianato e patrimonio culturale immateriale
RIYADH: La Kingdom’s Heritage Commission ha registrato 41 nuovi siti archeologici e storici nel National Antiquities Register, ha riferito lunedì l’agenzia di stampa saudita. La registrazione dei siti del patrimonio storico-archeologico fa parte degli sforzi della commissione proprio per scoprire, documentare, registrare e preservare il patrimonio e i siti storici dell’Arabia Saudita. Le sedi sono nel governatorato di Taif e nei suoi centri affiliati. Includono palazzi e case tradizionali, ma anche villaggi, castelli, musei, torri, moschee, mercati e scuole storiche. I siti più importanti sono il Palazzo del Re Abdulaziz ad Al-Muwayh, la Moschea di Solimano, la Moschea di Abdullah bin Abbas, il centro della città di Taif e il Souk Okaz. Jasser Al-Harbash, CEO della Heritage Commission, ha affermato che l’ente sta compiendo passi verso la scoperta e la documentazione di siti storici in tutte le regioni del Regno, inserendoli nel registro nazionale delle antichità, archiviandoli e digitalizzandoli e quindi aggiungendoli a un registrazione digitale avanzata. La commissione mira a costruire un database speciale per i siti archeologici registrati. Ha anche invitato il pubblico a segnalare eventuali luoghi storici scoperti di recente attraverso la piattaforma Balagh. La commissione ha stabilito una strategia di conservazione a livello nazionale che copre quattro categorie: antichità, patrimonio urbano, artigianato e patrimonio culturale immateriale. La Giornata internazionale dei monumenti e dei siti, nota anche come Giornata del patrimonio mondiale, si celebra ogni anno il 18 aprile, anche in Arabia Saudita.
(Tradotto da “Arab News”)