“Inclusione si…cura”: al Castello del Piagnaro, con “La Rivincita”, l’arte ha aperto le porte alla dignità – Nessun Pinocchio è stato escluso Un titolo che è già un manifesto, un castello che si è fatto simbolo, una mostra che ha parlato il linguaggio dell’anima: si è conclusa con successo la rassegna “Inclusione si…cura. Nessun Pinocchio è escluso”, ospitata dal 18 al 20 luglio nella suggestiva Sala del Conte del Castello del Piagnaro, all’interno del programma ufficiale di Pontremoli in Arte – Premio Bancarella 2025. Il progetto è stato ideato e curato dall’avvocato Carmela Federico, in rappresentanza dell’associazione culturale “La Rivincita”, da lei fondata e presieduta, ma anche come membro della Società Europea di Cultura (S.E.C.) e Ambasciatrice di Pace, onorificenza ricevuta alla Camera dei Deputati dall’onorevole Souad Sbai, presidente di Acmid – Donna Onlus e del Centro Culturale Avenorrè, da cui ha portato i saluti istituzionali. La mostra si è aperta ufficialmente il 18 luglio con il tradizionale taglio del nastro, alla presenza di numerose autorità civili e militari: Avvocato Jacopo Ferri, Sindaco di Pontremoli Clara Cavellini, Vice Sindaco Colonnello Alessandro Dominici, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Massa-Carrara Gabriella Iluzzi, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Pontremoli Dottor Cosimo Maria Ferri, Consigliere Fondazione Città del Libro Daniele Tarantino, vicepresidente del Consiglio Comunale di Massa L’evento ha rappresentato un momento solenne e partecipato, nel quale l’arte è stata riconosciuta come strumento di dialogo, inclusione e giustizia sociale. Ad animare la mostra, le opere di dodici artisti associati, che hanno esplorato il tema dell’inclusione con approcci diversi, intensi e autentici: Ana Maria Broscaru Anna Baldini Anna Maria Lenzetti Gaetano Amato Roberta Barani Paolo Bernacca Matteo Arfanotti Ombretta Marchi Sonia Menghi Aurora Giacchero Graziella Giromini “Girò” Fulvio Santini “Fusan” Le opere, esposte lungo il percorso suggestivo del Castello del Piagnaro, hanno attirato un’ampia affluenza di visitatori, molti dei quali turisti stranieri, colpiti dall’universalità del messaggio trasmesso. Durante il suo intervento inaugurale, l’avvocato Carmela Federico ha posto al centro il valore umano della mostra, con parole profonde ispirate al celebre dialogo tra la volpe e il Piccolo Principe: “L’inclusione non è una concessione, ma un atto d’amore responsabile: come la volpe nel dialogo con il Piccolo Principe, impariamo a prenderci cura di ciò che addomestichiamo. Nessun essere umano va lasciato fuori dalla fiaba comune.” Con “Inclusione si…cura”, “La Rivincita” ha trasformato l’arte in coscienza pubblica, offrendo uno spazio dove bellezza, fragilità e dignità si sono incontrate per ricordare che nessuno deve essere escluso.
Redazione
