Neppure con un fiore!
“Le donne non si sfiorano neppure con un fiore!” L’ho sentito ripetere spesso in famiglia ed oggi, nella giornata contro la violenza alle donne, quella frase mi è tornata in mente e mi conferma in una convinzione: in questo, come in altri casi, l’educazione al rispetto delle persone s’impara innanzitutto in famiglia, come tante altre cose, del resto, dall’ossequio alle leggi dello Stato all’amore per la Patria, al culto della religione dei nostri padri. In famiglia e, poi, a scuola ,dove le regole del buon vivere dovrebbero essere apprese dai giovani studenti insieme alle discipline d’insegnamento, come ha ricordato questa mattina in televisione il Ministro dell’istruzione Giuseppe Valditarache, da professore di diritto romano, sa che a Roma sono nate le regole della civile convivenza. Che nel diritto di Roma è emerso il concetto di persona, che la pietas è espressione propria della civiltà che che si è sviluppata nei secoli sulle rive del Tevere per illuminare gradualmente gran parte del mondo conosciuto.
Naturalmente la violenza sulle donne non è soltanto conseguenza di una insufficiente educazione, perché i gesti che portano al ferimento od alla uccisione di una donna, i “femminicidi”, sono spesso opera di mariti, compagni o fidanzati evidentemente disturbati mentalmente. Come, del resto, è della maggior parte dei delitti di sangue che non possono che essere conseguenza di una alterazione della percezione delle conseguenze sulla famiglia e personali, gravissime. E questo pone il più generale problema della salute mentale che tutti percepiamo assolutamente trascurata perché, se era giusta la critica agli ospedali psichiatrici, quando venivano meno al loro ruolo e si presentavano come dei lager orrendi, nondimeno molte patologie della mente non possono essere curate a casa, come dimostrano le violenze che subiscono, tanto i familiari quanto gli stessi malati.
“Le donne non si sfiorano neppure con un fiore!” E questo deve far capire che non vanno sottovalutati neppure i primi comportamenti violenti che sono indice di quella mancanza di rispetto per la persona che alla base della nostra civiltà. La civiltà occidentale, quella che abbiamo ereditato dall’esperienza della società greco-romana che, arricchita dall’apporto della cultura giudaico-cristiana, ha dato le radici all’Europa di oggi, anche quando l’Europa politica sembra dimenticarlo.