UE Borse: Europa riduce rialzi, bond in tensione in attesa Fed – Le Borse europee arrivano a metà seduta meno smaglianti di quanto fossero in mattinata, con gli indici ancora positivi ma in ripiegamento rispetto ai massimi della seduta.
Gli investitori sono proiettati sulle decisioni di politica monetaria che adotterà domani la Fed e sulla conferenza stampa del presidente, Jerome Powell, mentre l’attesa per la stretta monetaria su cui stanno convergendo le banche centrali spinge al rialzo i rendimenti dei bond governativi, con i Treasury ancora prossimi al 3% e i Bund che hanno toccato oggi l’1% per la prima volta dal 2015, per poi ritracciare allo 0,95%.
Milano avanza dello 0,7%, Parigi dello 0,4% e Francoforte dello 0,2% mentre Londra sconta la chiusura di ieri, in una giornata pessima per i listini, e cede lo 0,8%. Non aiuta il ‘sentimento’ degli investitori l’andamento dei future a Wall Street, girati in calo di mezzo punto percentuale. Lo spread Btp-Bund si attesta a 190 punti base con il rendimento del decennale italiano stabile al 2,848% Oggi è toccato alla banca centrale australiana alzare di un quarto di punto i tassi e, dopo la Fed, toccherà giovedì alla Bank of England.
Sui listini avanzano i titoli dell’energia (+1,8%), le banche (+0,8%) e le auto (+0,8%). A Piazza Affari si mettono in luce Leonardo (+2,7%), Tenaris (+2,3%), Stm (+2,2%) e Campari (+2,1%), grazie a conti superiori alle attese. Bene anche Mediobanca (+1,9%), in scia alla vittoria sulle Generali e dopo la promozione di Equita, e Stellantis (+1,9%) dopo l’acquisto di Share Now. Bene le banche, in vista delle trimestrali, ma non Unicredit (-1,2%) che recepirà gli impatti della Russia sui conti. Venduta anche Recordati (-1,9%), Italgas (-1,2%), fiacca Tim (-0,2%).