Carburante: i prezzi tornano a salire, diesel oltre a 2 euro al litro – Non c’è pace per gli automobilisti italiani, ancora una volta il gasolio ha un costo superiore alla benzina. Tutto questo si ripercuote anche sui prezzi di quello che mettiamo nel carrello della spesa.
Non sembra avere davvero fine l’altalena dei prezzi dei carburanti, che prosegue in modo ininterrotto da mesi. Il rialzo di questi giorni riguarda tutti i tipi di alimentazioni, ma ancora una volta, come già capitato in passato, c’è un dato che non può che fare riflettere: il diesel è disponibile a un presso superiore rispetto alla benzina. Un problema non da poco per chi ha una vettura a gasolio, visto che solitamente veniva prescelta da chi è abituato a fare decine di chilometri ogni giorno per motivi di lavoro.
Il prezzo del Brent ora supera i 93 dollari al barile, inevitabilmente questo influisce anche sulla spesa da sostenere al distributore. Tutti i marchi hanno ritoccato i prezzi verso l’alto, come fa sapere Staffetta Quotidiana: +2 cent/litro sulla benzina e +1 sul gasolio per IP, +2 cent/litro su entrambi i prodotti per Q8, mentre nel caso di Tamoil si registra un +3 cent/litro sul gasolio.
Analizzando la situazione nel dettaglio, tutto appare ancora più chiaro. Secondo le medie dei prezzi dell’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo economico ed elaborati da Staffetta Quotidiana, la la benzina self service è disponibile a 1,642 euro/litro (compagnie 1,643, pompe bianche 1,640), mentre per il diesel la media nazionale è di 1,746 euro/litro (compagnie 1,748, pompe bianche 1,743). Il Gpl servito è a 0,788 euro/litro (compagnie 0,795, pompe bianche 0,780), metano servito a 3,114 euro/kg (compagnie 3,269, pompe bianche 2,993).
Ma quali sono le motivazioni di questo scenario? Questo accade perché il diesel viene utilizzato soprattutto per cargo e tir per il trasporto dei beni e per alimentare, oltre che per i mezzi pubblici e le fabbriche di molti settori industriali.
Questa situazione sta contribuendo anche a far scattare verso l’alto anche i prezzi di molti dei prodotti che acquistiamo al supermercato, come molti hanno verificato in prima persona. Anche questo non è casuale: ti l’85% delle merci distribuite in Italia viaggia infatti su gomma.
Il taglio delle accise, valido finora fino al 31 ottobre (si attende di capire cosa farà il nuovo governo a riguardo) ha attenuato solo parzialmente il problema.