Marocco: il dirham registra un apprezzamento dello 0,6% del suo tasso di cambio rispetto al dollaro statunitense e all’euro

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Marocco: il dirham registra un apprezzamento dello 0,6% del suo tasso di cambio rispetto al dollaro statunitense e all’euro – Nel periodo compreso tra l’11 e il 17 settembre 2025, il Marocco ha registrato un apprezzamento dello 0,6% del suo tasso di cambio rispetto sia al dollaro statunitense che all’euro, secondo quanto comunicato dalla Banca centrale, la Banca Al-Maghrib.

Secondo gli ultimi dati ufficiali, il tasso di cambio del dollaro USA si è attestato a 9,02 dirham, mentre l’euro è stato scambiato a 10,61 dirham. La Banca Al-Maghrib ha precisato nel suo bollettino settimanale che l’attuale variazione del cambio non è stata accompagnata da operazioni di asta sul mercato valutario, evidenziando una certa stabilità nel breve termine.

Le riserve ufficiali del paese si sono attestate a 413,8 miliardi di dirham il 12 settembre, segnando un lieve calo dello 0,2% rispetto alla settimana precedente, ma mantenendo comunque un incremento annuo del 13%. Questi dati sono stati riportati dal sito marocchino Hespress e indicano un solido livello di riserve internazionali, fondamentali per sostenere la stabilità macroeconomica.

Sul fronte della politica monetaria, la Banca Al-Maghrib ha continuato a intervenire sul mercato con un’iniezione media giornaliera di 136,8 miliardi di dirham. Tra le operazioni svolte, si segnalano acquisti a lungo termine per un totale di 40,9 miliardi di dirham e prestiti garantiti per 36,1 miliardi di dirham, volti a sostenere la liquidità e la stabilità del sistema finanziario.

Per quanto riguarda il mercato interbancario, il volume medio di scambi giornalieri è aumentato a 5,6 miliardi di AED (dirham degli Emirati Arabi Uniti), con il tasso interbancario che ha raggiunto il 2,25%, indicando un livello di attività abbastanza elevato tra le banche nel breve termine.

Nonostante la stabilità valutaria e le politiche monetarie di supporto, la Borsa di Casablanca ha registrato una settimana negativa, con l’indice di riferimento MASI in calo dell’1,3%. Questa performance ha portato la crescita da inizio anno al 32,6%, ma evidenzia una certa pressione sui settori principali.

Il calo dell’indice si è concentrato in vari settori, tra cui edilizia e materiali da costruzione, agricoltura e produzione alimentare, energia, telecomunicazioni e servizi di trasporto. Questi ribassi riflettono le tensioni e le incertezze presenti sui mercati, influenzate da vari fattori internazionali e nazionali, tra cui l’andamento delle materie prime e le prospettive di crescita.

Redazione

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