La ricerca condotta da SINTEF, una delle più grandi organizzazioni di ricerca indipendenti in Europa, sta facendo progressi significativi nello sviluppo di una tecnologia che potrebbe cambiare per sempre l’industria metallurgica. Gli scienziati stanno esplorando l’utilizzo del plasma d’idrogeno come alternativa pulita ai combustibili fossili nella produzione di metalli, in particolare dell’acciaio.
“Se avremo successo con il plasma d’idrogeno, potremo eliminare significative emissioni di CO₂ dall’industria metallurgica. Questo potrebbe rappresentare una svolta decisiva per la transizione verde nella produzione dell’acciaio”, ha dichiarato Kristine Bly, ricercatrice presso SINTEF.
Il punto di forza di questa ricerca risiede nelle proprietà uniche del plasma d’idrogeno.“Il gas ordinario non è abbastanza reattivo per raggiungere questo obiettivo. Riscaldando l’idrogeno a temperature molto elevate, si trasforma in plasma, che è significativamente più reattivo dell’idrogeno ordinario”, hanno spiegato i ricercatori.
In questo stato surriscaldato, l’idrogeno diventa molto più efficace nel rimuovere l’ossigeno dai minerali metallici rispetto ai metodi tradizionali. Nella produzione convenzionale dell’acciaio, è il carbonio derivato dal carbone a svolgere questa funzione di rimozione dell’ossigeno, con conseguenti elevate emissioni di CO₂. Al contrario, il processo basato sul plasma d’idrogeno emette solo vapore acqueo come sottoprodotto, rendendo teoricamente il processo quasi privo di emissioni. Attualmente, l’industria metallurgica globale dipende dal carbone e dal coke per estrarre i metalli dai minerali, generando significative emissioni di anidride carbonica. La tecnologia del plasma d’idrogeno potrebbe quindi rappresentare una soluzione chiave per la decarbonizzazione di questo settore industriale.
Gli sforzi di ricerca di SINTEF si stanno concentrando sull’applicazione di questa tecnologia alla produzione di ferromanganese, una lega vitale utilizzata nella fabbricazione dell’acciaio. I ricercatori stanno valutando la scalabilità della tecnologia, i requisiti energetici e il suo potenziale impatto sull’industria metallurgica nel suo complesso.
Il progetto HyPla, un’iniziativa chiave in questo campo, ha già dimostrato la fattibilità dell’utilizzo del plasma d’idrogeno per sostituire il carbonio nella produzione di metalli. “Attraverso studi teorici, esperimenti di laboratorio e test su scala pilota, il progetto ha sviluppato un nuovo processo produttivo in cui elettricità e plasma d’idrogeno sono stati utilizzati per ridurre il minerale di manganese”, hanno aggiunto i ricercatori nel comunicato stampa.