La Giordania aprirà un consolato nel Sahara Occidentale. L’iniziativa giordana è una chiara dimostrazione di sostegno a Rabat dopo che il movimento di indipendenza del Polisario si è detto intenzionato a tornare alla lotta armata.
La decisione della Giordania di aprire un consolato nella provincia marocchina del Sahara Occidentale di Laâyoune, è arrivata dopo una telefonata tra il re marocchino Mohammed VI e il re giordano Abdullah II.
Le monarchie arabe del Golfo hanno espresso sostegno al Marocco dopo che il suo esercito era dovuto intervenire in un’area monitorata dalle Nazioni Unite per aprire una strada che era stata bloccata per tre settimane dai combattenti armati del Fronte Polisario.
In quell’occasione il monarca giordano aveva accolto con favore “la riapertura del passaggio alla circolazione sicura di persone e merci tra il Regno del Marocco e l’Africa subsahariana”.
È in seguito all’ingresso dell’esercito marocchino nella zona cuscinetto monitorata dalle Nazioni Unite che il fronte indipendentista del Polisario aveva annunciato di voler sospendere il cessate il fuoco mediato dalle Nazioni Unite e dichiarare guerra.
L’Algeria, che sostiene il Fronte Polisario, è stato l’unico Stato arabo ad aver condannato le azioni del Marocco. Gli Emirati Arabi Uniti e circa 16 stati africani, invece, hanno già aperto consolati nel territorio conteso, a dimostrazione del sostegno alla posizione di Rabat nel conflitto, rinvigorito da quando il Marocco è entrato a far parte dell’Unione africana nel 2017.
Il Marocco ha occupato la vasta regione desertica da quando la Spagna l’ha abbandonata nel 1975 a seguito della Marcia verde guidata dal re marocchino Hassan II, e la considera parte integrante della propria terra.
di Laila Maher