In Turchia, un tribunale ha emesso dozzine di ergastoli per alcuni dei quasi 500 imputati accusati di aver architettato il colpo di Stato del 2016, tra cui compaiono comandanti e piloti dell’esercito. Lo rivela l’agenzia di stampa turca Anadolu. Nell’estate del 2016 più di 250 persone sono state uccise nel tentativo di rovesciare il governo, alcuni soldati hanno requisito aerei da guerra, elicotteri e carri armati e hanno cercato di prendere il controllo delle principali istituzioni statali.
Anadolu e altri media turchi hanno riferito che 25 piloti di caccia F-16 sono stati condannati all’ergastolo “aggravato” mentre quattro civili sono stati condannati a 79 ergastoli ciascuno.
L’ex comandante dell’aeronautica militare Akin Ozturk e altri della base aerea di Akinci, vicino alla capitale Ankara, sono stati accusati di aver diretto il colpo di stato e di aver bombardato gli edifici governativi, incluso il parlamento, nonché di aver tentato di uccidere il presidente Recep Tayyip Erdoğan.
Il processo ha coinvolto migliaia di persone, tutte accusate del tentativo di colpo di Stato. La Turchia ha individuato in Fethullah Gulen, predicatore musulmano con sede negli Stati Uniti, il mandante del colpo di Stato. Il 79enne religioso, un tempo alleato di Erdoğan, ha sempre negato qualsiasi ruolo nel golpe, nonostante sia uno dei sei imputati processati in contumacia.
Intanto, da Strasburgo non arrivano buone notizie per la Turchia. I membri del Parlamento europeo, infatti, hanno votato una bozza di risoluzione che condanna Ankara, visto le tensioni che continuano tra la Turchia e l’Unione europea. Il voto è stato fatto a maggioranza assoluta.
I leader europei hanno anche chiesto di mantenere una posizione unificata contro quelle che ha definito le “azioni unilaterali e illegali” della Turchia, considerando l’imposizione di sanzioni contro specifici partiti turchi.
di Laila Maher