Iran, Khamenei: “Hijab ai personaggi femminili dei cartoni”

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Ali Khamenei, l’attuale Guida suprema dell’Iran, ci ha ormai abituati a iniziative sì bizzarre, ma dai contorni quanto meno inquietanti.

Come riporta IlGiornale.it, stavolta l’ayatollah ha avuto l’intuizione di far indossare l’hijab, il velo islamico, ai personaggi femminili dei cartoni animati.

In Iran l’abbigliamento delle donne non è mai lasciato al caso. La disciplina rigorosa imposta dalle leggi civili e religiose, hanno causato ad alcune donne pesanti sanzioni per il solo fatto di essersi mostrate in pubblico con il capo scoperto.

La pensata di Khamenei è venuta fuori a domanda ricevuta, in merito ai valori trasmessi dai cartoni di matrice occidentale e dagli anime giapponesi trasmessi dalle emittenti in Iran, dall’agenzia di stampa Tasnim News Agency. L’ayatollah ci ha tenuto a mettere in guardia la popolazione contro le “idee ingannevoli” e le “false rappresentazioni della realtà” contenute nei cartoni, e ha quindi dichiarato che i personaggi femminili dovrebbero indossare l’hijab. Troppo pericolosi per i giovani, dunque, i personaggi femminili a capo scoperto, che avrebbero effetti diseducativi in quanto li renderebbero intolleranti verso il velo, sminuendone l’importanza. Le parole di Khamenei, neanche a dirlo, hanno immediatamente causato feroci polemiche sui social network da parte di intellettuali e attivisti.

Film e cortometraggi, soprattutto quelli occidentali, non sono nuovi a censure da parte delle autorità iraniane, caratterizzate da pesanti ingerenze di natura religiosa che impongono il taglio di scene intime tra attori e attrici nonché l’eliminazione di dialoghi incentrati su qualsiasi tema giudicato compromettente.

di Laila Maher

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