Terrorismo. Pubblicava costantemente i suoi video che facevano apologia di atti terroristici principalmente contro tutti i saharawi unionisti e pro-marocchini e si dichiarava disposto a commettere lui stesso gli atti terroristici.
La polizia spagnola ha annunciato oggi mercoledì 31 marzo l’arresto a Biscaglia nei Paesi Baschi di un membro del gruppo Polisario accusato di aver incitato a commettere atti terroristici contro comunità e istituzioni marocchine in Spagna e all’estero.
“Molto radicalizzato, l’individuo usava profili sui social network per incitare ad atti terroristici contro persone e istituzioni del Marocco in Spagna e all’estero”, fa sapere la polizia spagnola.
“L’imputato si dedicava a un’intensa attività sui social network, amministrando numerosi conti e disponendo di un gran numero di follower spagnoli e stranieri che ammontavano a oltre 20.000 persone, destinatari dei suoi messaggi che incitano a commettere attentati contro la comunità marocchina e le istituzioni del Marocco”, aggiunge il comunicato della polizia iberica.
Pubblicava costantemente i suoi video che facevano apologia di atti terroristici principalmente contro tutti i saharawi unionisti e pro-marocchini e si dichiarava disposto a commettere lui stesso gli atti terroristici.
“La gravità delle sue pubblicazioni e la sua capacità di influenzare la sua comunità di followers hanno portato al suo arresto immediato”, sottolinea il comunicato.
Nel corso dell’operazione, che ha avuto luogo lunedì scorso, è stata effettuata una perquisizione domiciliare presso il domicilio dell’imputato. Secondo il comunicato stampa, il rilevamento di materiale, supporti elettronici, schede telefoniche e documentazione di grande interesse in corso di analisi da parte dei servizi specializzati.
Dopo l’arresto, il giudice incaricato del caso ha ordinato la sua incarcerazione a causa delle pesanti accuse che gravano su di lui, conclude la stessa fonte.
Il quotidiano spagnolo La Razon ha portato alcuni dettagli che l’arrestato aveva pubblicato: “Sono disposto a suicidarmi e a uccidere anche donne e bambini marocchini in Spagna”. Viveva a Basauri (Vizcaya), ed era stato visto girare in prossimità del consultato del Marocco a Bilbao. “Il pericolo era evidente e il Commissariato generale per l’Informazione (CGI) della Polizia Nazionale lo ha arrestato per evitare i mali più gravi”.
Fonti antiterrorismo, consultate dal giornale Razon, “confermano questi estremi e sottolineano la pericolosità di questo individuo”.
L’operazione è stata condotta da agenti della CGI sotto il coordinamento della Procura dell’Audiencia Nacional e sotto la supervisione del tribunale centrale dell’Istruzione numero 3. A tal fine è stata affidata la collaborazione delle Brigate Provinciali d’Informazione di Las Palmas de Gran Canaria, Tenerife, San Sebastián e Bilbao.
L’indagine è iniziata lo scorso dicembre, quando gli agenti sono venuti a conoscenza dell’attività di un individuo che ha pubblicato minacce estremamente gravi e violente attraverso i social media.
L’arrestato ha continuato a pubblicare i suoi video, in cui si ostinava e giustificava le azioni terroristiche, soprattutto contro tutti i saharawi pro-marocchini, e “si è anche candidato come autore diretto di tali azioni”.