Iran – Nella sua prima conferenza stampa dopo aver vinto le elezioni, oggi il nuovo presidente iraniano Ebrahim Raisi ha detto : ” Non permetteremo negoziati logoranti ” , riferendosi ai negoziati di Vienna sull’accordo nucleare, sottolineando che la politica estera di Teheran non inizia con l’accordo nucleare e non sarà limitato a questo.
Il presidente della linea dura ha chiarito che le condizioni di vita del popolo iraniano non sarebbero state collegate all’accordo e ai negoziati sul nucleare, sottolineando che la sua squadra non porterà avanti i negoziati sul nucleare solo per motivi di negoziazione.
Ha anche inviato un messaggio di sfida ai negoziati avviati dallo scorso aprile nella capitale austriaca, dicendo: “Il programma sui missili balistici non è in discussione“, invitando Washington a revocare tutte le sanzioni contro il suo Paese. Le accuse sono rivolte a Washington per aver violato l’accordo nucleare e ha accusato l’Unione Europea di non aver rispettato i suoi impegni per l’accordo del 2015, dichiarando: “Continueremo a trattare con tutti i paesi del mondo come un princìpio ampio ed equilibrato di interazione nella politica estera”, sottolineando il sostegno a qualsiasi negoziato che garantisca l’interesse dell’Iran.
Quanto al deterioramento delle condizioni di vita in Iran, Raisi ha dichiarato che “la gente vuole cambiare le condizioni di vita e combattere la corruzione”, ha espresso il suo apprezzamento per “i servizi forniti dai vari governi” dopo la rivoluzione di Khomeini, sottolineando di avere il “Settimo programma di sviluppo in collaborazione con il Parlamento e il Consiglio di opportunità”.
È interessante notare che Raisi dovrà affrontare molte sfide nel prossimo periodo, in particolare la pesante situazione economica in assenza di una strategia chiara.
Il presidente eletto si è impegnato a migliorare l’economia iraniana e ad aumentare gli standard di vita delle famiglie concentrandosi sulle risorse interne del paese, sulle relazioni commerciali con gli alleati e sull’aumento della produzione industriale, ma le sfide sul campo sono significative, soprattutto perché le sanzioni statunitensi rimangono in vigore .
Per quanto riguarda i rapporti con i Paesi vicini, in particolare l’Arabia Saudita, il presidente iraniano ha dichiarato che non ci sono “ostacoli” al ripristino delle relazioni diplomatiche: “Non ci sono ostacoli da parte iraniana alla riapertura delle due ambasciate”.
Le dichiarazioni di Raisi, in particolare per quanto riguarda i negoziati sul nucleare, coincidono con l’affermazione dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, Josep Borrell, che ha detto come siano difficili questi colloqui.
Josef Borrell aveva espresso, in un’intervista rilasciata ad Al-Arabiya/Al-Hadathi, che sperava nel cambio di leadership in Iran e che l’elezione di un importante successore di Hassan Rouhani, non avrebbero ostacolato gli sforzi per raggiungere un accordo, affermando: “Speriamo che i risultati elettorali non influiscano sull’andamento dei colloqui di Vienna”.
Redazione