Giappone: riparte un reattore nucleare di oltre 40 anni il primo dopo Fukushima

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Giappone – Un reattore nucleare di oltre 40 anni è stato rimesso in servizio in Giappone, la prima volta dopo il disastro di Fukushima nel 2011.

Il reattore n° 3 dell’impianto di Mihama (Giappone centrale), che era stato completamente spento poco dopo l’incidente nucleare di Fukushima, come tutte le altre centrali atomiche del Paese, è così ripartito per la prima volta in dieci anni.

È anche il primo riavvio di un reattore nucleare in Giappone dal 2018

A fine aprile, Tatsuji Sugimoto, il Governatore del dipartimento di Fukui, dove si trova l’impianto di Mihama, aveva tolto l’ultimo ostacolo normativo alla riaccensione del suo reattore n°3. 

Anche due reattori della centrale di Takahama, anch’essi di oltre 40 anni e situati nello stesso dipartimento di Fukui, hanno ottenuto il via libera dalle autorità locali, ma non sono ancora stati riavviati a causa di lavori di ammodernamento ancora in corso.

Con quello di Mihama, in Giappone sono ora attivi dieci reattori, contro i 54 prima del disastro di Fukushima dieci anni fa. È stato registrato lo smantellamento di una ventina di reattori, compreso quello dell’impianto danneggiato di Fukushima Daiichi.

La quota dell’atomo nella produzione di elettricità del paese è stata solo del 6,2% nel 2019, rispetto al 30% prima del 2011.

Il Governo giapponese è favorevole al rilancio dell’energia nucleare, per ridurre l’attuale significativa dipendenza energetica dell’arcipelago e anche per raggiungere i suoi nuovi e ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030 e della neutralità carbonica entro il 2050.

Ma la volontà di Tokyo si scontra spesso con una forte opposizione locale con vertenze legali, inoltre, la manutenzione e l’ammodernamento delle centrali nucleari comportano enormi costi.

Redazione

 

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