Turchia – Antalya Women’s Platform ha rilasciato una dichiarazione alla stampa e ha reagito contro il ritiro della Turchia dalla Convenzione di Istanbul, contro l’esposizione di tre donne alla violenza da parte degli attentatori, avvenuta durante la marcia del 1 luglio, quando l’accordo è scaduto.
Nel testo letto da Nehir Erdoğdu si nota che la polizia non è intervenuta nell’attacco fino a quando l’uomo di nome E. Can Y. è sceso dal veicolo con un bastone per convincere la polizia a portare gli aggressori alla stazione di polizia.
“L’attacco alle nostre amiche il 1 luglio e gli eventi che ne sono seguiti ci hanno mostrato ancora una volta quanto sia vitale per le donne la Convenzione di Istanbul, che è il primo documento internazionale legalmente vincolante volto a prevenire la violenza contro le donne e la violenza domestica”. Inoltre sarà seguita con attenzione la vicenda dell’aggressione alle tre donne fino a quando gli autori non riceveranno la punizione necessaria.
Molestie, stupri, violenze, abusi sui minori, retorica discriminatoria e politiche mirate verso le persone LGBTI+, discriminazione e femminicidi sono aumentati di giorno in giorno da quando l’AKP è salito al potere. Mentre il numero di donne uccise nel 2003 era di 83, il numero di donne uccise nel 2020 è aumentato a 300. Nei primi 6 mesi del 2021, sono state uccise 185 donne.
Violenze, massacri di donne, stupri e molestie continuano ad aumentare e tutte le forme di violenza contro le donne sono normalizzate; in un ambiente in cui le persone LGBTI+ sono sistematicamente prese di mira ed esposte a violenza e discriminazione sistematica, rimuovere la Convenzione di Istanbul significa gettare le basi e consentire tutti questi crimini.
Coloro che danno pacche sulle spalle ai colpevoli, coloro che cercano di assolvere gli stupratori, coloro che vegliano sugli aggressori, coloro che offrono sconti agli assassini di donne e coloro che attaccano la Convenzione di Istanbul, dovrebbero sapere che non rinunceremo alla nostra lotta, le nostre vite o la Convenzione di Istanbul!
Seguiremo la questione fino a quando i colpevoli che hanno attaccato le nostre amiche non riceveranno la punizione necessaria, e continueremo la nostra lotta finché non cadrà a terra nemmeno una ciglia di donna!”