Gravissima crisi economica in Libano. Medici Senza Frontiere (Msf) denuncia che esattamente un anno dopo l’esplosione al porto di Beirut, metà dei libanesi deve fare i conti con una povertà estrema. Vive quotidianamente con meno di un dollaro, riuscendo a fatica a pagare cibo e medicine.
C’è un grave bisogno dal punto di vista sanitario e psicologico, anche perché le visite mediche private costano molto. La gente è talvolta costretta a decidere se mangiare o curarsi. Inoltre prezzi sono cinque volte più alti, fa sapere Hammoud al-Shall, assistente coordinatore della celebre ong internazionale.
Essa è presente in Libano dal 1976 e costantemente dal 2008, offrendo assistenza medica gratis in diverse parti (ovviamente quelle in cui c’è più necessità) del Paese. Si occupa di sanità mentale, sessuale, riproduttiva, dei bambini, di patologie non trasmissibili e vaccinazioni. In Libano ci sono più di 600 addetti ai lavori per circa 150.000 consulti all’anno.
Di Alessandra Boga