Una donna tedesco-iraniana è stata condannata a una pena di 10 anni di reclusione in Iran. E’ accusata di aver partecipato ad un gruppo fuorilegge, ha riferito sua figlia.
Per la precisione a Nahid Taghavi (questo è il nome della prigioniera), 66 anni, ne sono stati comminati dieci “per appartenenza a un gruppo illegale” e “otto mesi per propaganda contro il regime”. Lo ha detto ancora una volta sua figlia, Mariam Claren.
Taghavi è stata arrestata nel suo appartamento a Teheran il 16 ottobre. E’ da anni impegnata nella lotta per i diritti umani in Iran. Si occupa in particolare di quelli delle donne e della difesa della libertà di espressione, ha fatto sapere l’associazione umanitaria IGFM.
Secondo Claren, Taghavi è stata detenuta nella famigerata prigione Evin di Teheran, dove ha contratto il Covid-19 il mese scorso. La figlia ha ripetutamente manifestato preoccupazione per la salute di sua madre, segnalando che soffre di patologie preesistenti tra cui ipertensione e diabete.
Il ministero degli Esteri tedesco aveva dichiarato a ottobre di essere a conoscenza dell’arresto di una donna tedesco-iraniana in Iran, ma non aveva fatto il nome della detenuta.
Frank Schwabe, portavoce per i diritti umani dei socialdemocratici, ha condannato il verdetto. “Le accuse sono infondate e il verdetto una farsa”, ha scritto su Twitter.