In Francia per il quinto fine settimana consecutivo con oltre 200 eventi in programma, la protesta non si è placata contro la decisione del governo di Macron per l’utilizzo del green pass.
Il collettivo militante Le Nombre Jaune, pubblica di volta in volta un conteggio città per città su Facebook e video delle manifestazioni.
La protesta attira un pubblico diversificato – famiglie, manifestanti apolitici per la prima volta, assistenti o vigili del fuoco in uniforme – che va oltre il solo movimento anti-vaccino. In diverse città il movimento è presentato in ordine sparso. Solo a Parigi tre manifestazioni.
Fuori Parigi, le manifestazioni più importanti sono state a sud, Tolone, Montpellier, Nizza, Marsiglia o Perpignan come come maggiori centri di contesa.
In Francia, da lunedì, nella maggior parte dei luoghi pubblici, è stato imposto il green pass per bar, ristoranti, cinema, trasporti a lunga percorrenza, musei o ospedali richiedono questo QR code che testimonia una vaccinazione completa contro il Covid-19, un test negativo o una guarigione dalla malattia.
I manifestanti denunciano un ostacolo alla loro “libertà”, addirittura una “dittatura sanitaria”.
In Europa, invece, la Spagna dice no all’obbligo del green pass
Il tribunale regionale spiega che ha adottato questa risoluzione in seguito a irregolarità di procedura da parte del governo della Galizia. La giustizia della Galizia ha dichiarato non valido il requisito di possesso del green pass covid per poter accedere a bar, ristoranti e locali notturni in certe zone della regione spagnola, l’ultima nel Paese iberico in cui la misura era ancora considerata vigente. Lo ha reso noto il tribunale regionale galiziano, la sede giudiziaria responsabile della decisione. Con questa sentenza, l’obbligo del green pass rimane escluso in tutte le regioni della Spagna, dopo le precedenti decisioni negative dei tribunali di altri territori come l’Andalusia e la Cantabria, in cui i governi regionali avevano tentato di applicare l’obbligo.