Da ieri, giovedì 19 agosto, è salva ed al sicuro in Italia la giovane attivista afghana per i diritti delle donne Zahra Ahmadi, 32 anni, sorella di Hamed, da anni ristoratore a Venezia e co – fondatore della catena “Orient Experience”. L’ha accompagnata a Fiumicino con 202 connazionali e le ricercatrici della Fondazione Veronesi un velivolo dell’Aeronautica militare.
Ovviamente all’aeroporto c’era anche Hamed, che ha raccontato su Facebook le emozioni sue e della sorella. Ha precisato che in Afghanistan ci sono altre “16 milioni di donne” in pericolo e “se poi aggiungiamo anche i bambini, il numero raddoppia”.
Zahra, tramite lui, ha ringraziato tutti, e ha parlato delle sue amiche a cui occorre protezione. “Non dimenticateci – è il suo appello – io non conto nulla sono solo una e sono qui ad aiutarvi per aiutare gli altri.”
Sabato scorso aveva partecipato ad una manifestazione anti-talebana a Kabul e con il loro arrivo aveva dovuto nascondersi, trovando rifugio da alcuni amici. Anche lei è stata tra i disperati che hanno tentato di imbarcarsi all’aeroporto; è riuscita ad avvertire Hamed, che non vedeva fa ben 7 anni, ed è stato attivato il corridoio umanitario. Ora Zahra è come gli altri in quarantena per rispettare le misure anti-COVID, ma con l’incoraggiamento del colonnello che seguiva l’operazione, ha abbracciato il fratello. Ricordiamo che i due appartengono all’etnia hazara, già di per sé perseguitata dai Talebani.
Alessandra Boga