I Talebani, com’è noto, hanno dimostrato subito (o meglio, “prima di subito”: prima di riprendere ufficialmente il potere) di non essere cambiati. Ne è un’esempio la fine del comico Nazar Mohammed, più noto come Kasha Zwan.
A luglio, quando i Talebani si sono reimpossessati di Kandahar, l’attore è stato prelevato e sgozzato. La sua colpa? Avere deriso, su TikTok, gli “studenti coranici”. Scherzare, cantare e ballare, era il suo modo di attaccare gli estremisti.
Ha scherzato anche nel video diffuso dal “Daily Mail” in cui, armati, lo portavano via su un’auto bianca, ma loro hanno risposto schiaffeggiandolo. Poi l’uomo è stato trovato cadavere.
Mohammed era stato anche un poliziotto, perciò era già nel mirino dei Talebani. Essi, prima hanno negato, poi confermato il suo rapimento e la sua uccisione.
Kasha Zwan era celebre ed amato. Per la sua fine ha espresso il proprio cordoglio anche il vicepresidente dell’Afghanistan Sarwar Danesh, che dopo aver visto il video di cui sopra, ha dichiarato che uno schiaffo inferto all’artista, era come fosse stato dato all’intero popolo afghano e alla sua cultura. E’ intervenuto anche l’attivista dei diritti umani pakistano Ziauddin Yousafzai, padre della Premio Nobel per la Pace Malala.
A.B.
