L’uragano Ida sprofonda New Orleans nel buio.
Quasi un milione di persone, l’intera contea di Jefferson, nell’area metropolitana di New Orleans, sono rimaste senza energia elettrica a causa dei danni provocati dall’uragano Ida. In particolare, sarebbero 941.121 le utenze rimaste prive di elettricità in Louisiana e 27.400 in Mississipi.
Morta una persona colpita da un albero sradicato. Il centro dell’uragano Ida si trova ora a circa 30 miglia a ovest di New Orleans. Il ciclone che si è leggermente indebolito, è oramai stato declassato alla categoria 2, continua a muoversi attraverso la Louisiana meridionale con fortissime piogge che stanno provocando vaste alluvioni e innumerevoli danni, di cui si avrà un quadro solo nelle prossime ore.
Le piogge torrenziali di Ida stanno mettendo a dura prova gli argini costruiti in Louisiana dopo Katrina. Al momento, riferiscono i media, sembrano reggere anche se in alcune aeree dello stato il livello delle acque è salito talmente tanto da superarli.
I forti venti, fino a oltre 240 chilometri orari, hanno spazzato via tetti, alberi e pali elettrici: ai residenti è chiesto di restare al riparo fino a nuovo ordine visto che molte strade nello stato sono già inagibili anche ai mezzi di soccorso.
Gli ospedali, già pieni per il covid, si preparano al peggio con un numero di posti letto al lumicino.
Proprio il virus rischia di complicare i soccorsi: oltre agli ospedali già invasi e alcuni danneggiati da Ida, le strutture allestite per ospitare chi è in difficoltà funzionano a capienza limitata per favorire il distanziamento sociale e limitare una possibile esposizione al covid in uno degli stati che conta il più basso tasso di vaccinazioni in America.
Il governatore della Louisiana, John Bel Edwards, intervistato dalla Cnn, ha ammesso di essere a conoscenza delle molteplici richieste di aiuto che continuano a provenire soprattutto dalla Contea di Jefferson, dove da giovedì scorso è stato emesso un obbligo di evacuazione, ma ha anche sostenuto che le condizioni non permettono ancora alle squadre di emergenza di rispondere. “Al culmine di un uragano non è possibile far uscire i primi soccorritori perché è semplicemente troppo pericoloso”, ha osservato.
Sono 21 le squadre di ricerca e soccorso urbano pronte a mobilitarsi non appena l’uragano si calmerà, ha promesso. Il governatore ha però avvertito che la tempesta è lungi dall’essere finita: “la piena estensione dei danni non potrà essere quantificata fino a quando il sole non sorgerà”.