Guinea – Calciatori asserragliati in albergo e bloccati perché non hanno ancora il permesso di lasciare il Paese. Il colpo di Stato in Guinea ha fatto saltare la gara valida per le qualificazioni a Qatar 2022 con il Marocco. Le parole del ct, Vahid Halilhodzic, spiegano bene i momenti di angoscia e incertezza per quel che sta accadendo: “Ho visto soldati correre dall’altra parte della strada. Sentiamo sparare. La partita è già annullata ma non possiamo ancora andare in aeroporto”.
Asserragliati nell’albergo mentre fuori, nelle strade di Conakry, si scatena l’inferno. Il colpo di Stato in Guinea mette a rischio la partita con il Marocco, valida per le qualificazione a Qatar 2022, e tiene i calciatori col fiato sospeso, impauriti per quel che sta accadendo. Sono chiusi nell’hotel e dalle loro stanze possono sentire il rumore delle pallottole, il trambusto degli assalti e il caos generato dall’attacco al palazzo presidenziale dove risiede il capo dello Stato, Alpha Condé. “Sentiamo sparare”, ha spiegato il commissario tecnico della nazionale nord-africana, Vahid Halilhodzic. E tanto basta a descrivere la situazione e l’angoscia che vivono giocatori e staff. Tra di loro ci sono anche gli “italiani” Amrabat e Maleh della Fiorentina, Diawara della Roma, l’ex interista Hakimi (oggi al Psg). Tutti in attesa di comunicazioni ufficiali.
Ho visto soldati correre dall’altra parte della strada. Per il momento siamo bloccati. Il nostro volo è pronto ma non possiamo ancora muoverci da qui. E per raggiungere l’aeroporto ci vogliono 45 minuti, un’ora. Quando si sentono spari all’esterno, la sicurezza non è garantita al 100%.
La nazionale marocchina prova a lasciare il Paese in fretta a prescindere dalla decisione che verrà pubblicata dalle federazioni africana (Caf) e Fifa. Impossibile parlare di calcio giocato in un momento del genere. C’è un aereo pronto per la partenza nello scalo che dista 45 minuti, al massimo un’ora, dall’albergo ma nessuno ha ancora concesso loro il “permesso” di lasciare il territorio e si affidano alla diplomazia del loro Stato per abbandonare la Guinea.
La partita è già annullata – ha confessato il ct del Marocco nell’intervista al quotidiano L’Equipe -. Era trapelata la possibilità che la partita si giocasse a campi invertiti in Marocco… ma non saprei cosa dire adesso. Per ora siamo ancora bloccati. Possiamo solo aspettare ma spero che torneremo in Marocco prima del buio. Quanto ai nostri avversari, non abbiamo alcuna informazione su di loro.