Fonte: “La Nuova Sardegna”
Dopo la sospensione dell’estradizione di Carles Puigdemont decisa dalla Corte d’appello di Sassari questa mattina, è stata indetta una conferenza stampa all’ Hotel Quarté Sayal di Alghero, comune dove l’ex presidente catalano era stato arrestato. Finora ha parlato il difensore italiano, Agostinangelo Marras, il quale ha spiegato che “La partita è sospesa e bisogna attendere le decisioni della Corte di giustizia europea, il procedimento qui a Sassari a carico di Carles Puigdemont potrà riprendere solo dopo che quelle decisioni saranno definitive”. Insomma, il leader indipendentista rischia ancora di essere rispedito in Spagna.
“L’immunità parlamentare europea di Carles Puigdemont – ha proseguito Marras, parlando di uno dei punti in discussione – è temporaneamente vigente e lo sarà fino a quando la Corte di giustizia dell’Ue non si pronuncerà sul reclamo da lui presentato contro la revoca decisa dal Parlamento europeo, ma prima di quel pronunciamento una decisione sulla sua estradizione è impensabile”.
L’avvocato ha proseguito dicendo: “In merito a un mandato di arresto europeo a carico di una persona indagata per gli stessi reati ma non coperta da immunità, in due occasioni il Belgio ha stabilito di non procedere sostenendo che la competenza territoriale per quella richiesta di mandato di arresto è del giudice della Catalogna. Al riguardo – ha concluso Marras – lo stesso giudice della Corte Suprema spagnola si è rivolta alla Corte di Giustizia europea, il cui pronunciamento è a questo punto pregiudiziale”. Alla conferenza stampa è intervenuto poi lo stesso Puigdemont, che stamane aveva espresso la sua soddisfazione per la sentenza.
Ha dichiarato con decisione: “Basta, questa è solo una persecuzione politica che dura da quattro anni e che non è degna di una democrazia europea. Il tentativo di impedirmi di fare politica, di candidarmi, di andare in giro a raccontare del conflitto politico tra Spagna e Catalogna – ha aggiunto – non è accettabile. Questa persecuzione perpetrata attraverso la Corte Suprema impedisce che si trovi una soluzione politica al conflitto in atto, che si fonda sul riconoscimento del diritto all’autodeterminazione”. Puigdemont è affiancato anche dall’avvocato Gonzalao Boye, che è di origine cilena, ma lavora in Spagna.
Alessandra Boga