Oggi le scuole di sono fermate per un minuto di silenzio in memoria di Samuel Paty, professore 47enne di Storia e Geografia ed Educazione Civica e Morale decapitato il 16 ottobre 2020 (quindi domani sarà il primo anniversario) da un giovane estremista islamico (ma sono 15 i soggetti incriminati) nei pressi della scuola dove insegnava a Conflans – Sainte – Honorine, vicino a Parigi, perché era trapelato che avesse mostrato ai ragazzi le famose “vignette su Maometto” durante una lezione sulla libertà d’espressione.
Oltre al minuto di silenzio, si sono tenuti dibattiti e sono stati visti documentari sull’argomento e sul principio cardine della Repubblica francese: la laicità. Il ministro dell’Istruzione, Jean – Michel Blanquer, che proprio per questi eventi si è recato in un liceo, il “Jean de La Fontaine” a Parigi, dove gli studenti hanno cantato un brano intitolato “La ballade pour Samuel” (“La ballata per Samuel”), ha dichiarato: “Intitolando delle aule a nome di Paty, intitolando delle scuole, facendo cerimonie come quelle di oggi, mostriamo a coloro che volevano terrorizzarci, a coloro che volevano giocare con la paura contro la libertà, che giocheremo contro la paura assieme alla libertà”.
Domani si terranno altre manifestazioni di suffragio in diverse parti del Paese e la famiglia di Paty verrà ricevuta all’Eliseo dal presidente Emmanuel Macron. E’ stato deciso di intitolare al professore ucciso un giardino di Parigi, che ora si chiama “Square Painlevè”, in rues des Ecoles.
Nel futuro “Square Samuel Paty” ci sono monumenti che celebrano l’insegnamento e la cultura. C’è per esempio una statua del filosofo Montaigne, ma anche quella della Lupa, invitata dal Comune di Roma, con cui quello di Parigi è da tempo gemellato.
Domani mattina, nel comune dove Paty viveva, Eragny – sur – Oise, e nel pomeriggio a Conflans – Sainte – Honorine, verrà svelato un monumero con le fattezze di un libro, sempre per ricordare Paty.
Alessandra Boga