La più giovane Premio Nobel della Pace Malala Yousafzai, che i talebani pakistani cercarono di uccidere quando aveva appena 15 anni poco più di 9 anni fa, il 9 ottobre 2012, per il suo blog (che gestiva per la BBC) a favore dell’istruzione delle bambine e delle donne, torna a rivendicare il diritto allo studio per le bambine e le ragazze afghane.
“Le donne afghane parlano chiaro e reclamano il loro diritto all’istruzione. Dobbiamo stare al loro fianco”, scrive Malala su Twitter. La sua è una lettera aperta scritta e pubblicata insieme ad un’altra attivista per i diritti delle donne, l’afghana Zarqa Yaftali e alla presidente della Commissione indipendente per i diritti umani in Afghanistan, Shaharzad Akbar. Esortano i talebani a permettere alle ragazze di studiare (cosa che non possono fare alle superiori e all’università), e “al G20 e ai leader musulmani di agire” per permetterlo.
“L’Afghanistan è oggi l’unico Paese al mondo che impedisce alle ragazze di studiare. Tutti i leader devono compiere azioni urgenti e decise per riportare a scuola ogni ragazza afghana”, è scritto nell’appello.
A.B.