Dall’Iran ancora un orrore contro una donna che non porta il velo obbligatorio in pubblico. Considerata “simbolo di prostituzione”, che ha fatto un “invito alla corruzione morale”, sottolinea il quotidiano “Il Giornale”, è stata arrestata dalla “polizia morale” (praticamente la “buoncostume”) con un accalappiacani per strada. Lo mostra un video pubblicato dalla giornalista che vive negli Stati Uniti Masih Alinejad. E’ nota per essere l’ideatrice delle campagne contro il chahador “My Steathy Freedom” (“La Mia Libertà Nascosta”) e “White Wednesdays” (“Mercoledì Bianchi”). Quest’ultima è così chiamata perché bianchi dovevano essere i veli che le aderenti dovevano indossare per toglierseli in pubblico.
Il filmato di cui abbiamo parlato è della settimana scorsa. Mostra una donna stesa sul marciapiede, tenuta ferma per un braccio ed una gamba da un agente. Arriva una poliziotta e prende la malcapitata per la caviglia con l’accalappiacani. La stessa agente, trascina l’arrestata per i capelli dentro un furgone.
“Hanno usato pistole e proiettili, cariche di manganello, carcerazioni, attacchi con l’acido e ora utilizzano pali, usati per intrappolare animali selvatici, per mettere a tacere le donn”, ha fatto sapere Masih Alinejad. Il vice-capo della polizia di Teheran ha difeso l’arresto e la sua modalità, dicendo che la donna prelevata si era comportata in modo “aggressivo” con la polizia.
Si è scagliato quindi contro chi aveva realizzato il video, definendo lo stesso “studiato ad arte”. Tuttavia la Alinejad (che mesi fa ha rischiato di essere rapita dalle autorità iraniane), ha ovviamente risposto che si tratta di una “bugia”.
Alessandra Boga